domenica 22 Dicembre 2024
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E grazie all’ex Germania dell’Est il Vietnam è diventato il 2° produttore al mondo

A metà anni ’70 del secolo passato nella Germania dell’Est cominciò a mancare il caffè. Era successo che il Brasile aveva subito un mezzo tracollo, i prezzi erano schizzati alle stelle e Berlino non aveva la valuta pregiata sufficiente per comprarlo e allora...

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MILANO – Un episodio molto interessante della storia del caffè che sembrava aver già detto tutto, dalle capre danzanti alle capsule compostabili. Ma c’è anche il Kaffee Mix, Che è all’origine del Vietnam quale seconda potenza mondiale del caffè. In realtà il Paese della penisola indocinese, all’epoca in piena guerra con gli Stati Uniti, era già un modesto esportatore di caffè. Portato in Indocina dai francesi che colonizzarono la zona alla fine del secolo precedente.

Ma fu l’attività commerciale dell’ex Germania dell’Est che lanciò ai vertici delle classifiche mondiali il Vietnam. Vediamo come andò riprendendo l’importante testimonianza dalla Nota diplomatica del sito ivesprisiciliani.

Il sistema rappresentativo delle democrazie liberali – quando funziona – è di
natura darwiniana. Alla lunga almeno, i politici che riescono a soddisfare le attese degli elettori tendono a prosperare, quelli che non ci arrivano, no.

Ci sono anche delle istituzioni – i partiti, le burocrazie pubbliche – che in parte esistono per proteggere i singoli operatori politici dalla eccessiva volontà popolare. Sono più portati a percepire la propria missione come quella di amministrare piuttosto che a interloquire.

È quando i partiti e le amministrazioni si fondono che nascono i guai. Può
capitare che la massa voglia molto qualcosa che alla casta unificata di comando non sembra sensata. Non trova interlocutori, come per i tedeschi dell’est e il loro caffè…

La crisi del caffè della Repubblica Democratica Tedesca esplose nel 1977 quando la Rdt, o Ddr in tedesco, non riuscì più a coprire la domanda interna della bevanda che è un po’ la benzina umana dei climi europei più freddi. Il raccolto brasiliano dell’anno precedente era stato scarso e i prezzi erano schizzati in alto.

Il caffè, notoriamente, non si coltiva in Germania e doveva per forza essere acquistato all’estero. Ciò avrebbe obbligato le autorità a trovare della valuta pregiata occidentale per pagarlo. I produttori non erano disposti ad accettare in pagamento il non molto stimato Ostmark, impossibile da convertire.

Le priorità politiche comunque erano altre e, secondo chi amministrava per il bene comune, certamente la popolazione si sarebbe accontentata di meno…

Il famigerato Kaffee Mix a base di piselli tostati

Lo Stato cposì lanciò in sostituzione dei simil-caffè, come il famigerato Kaffee Mix, un prodotto succedaneo che allungava una quantità modesta di vero caffè con, tra le altre cose, la farina di piselli tostata.

Si stima che fino al 25% del caffè consumato nella Germania Est tra il 1975 e il 1977 provenisse dai pacchi dono inviati dai parenti dall’altra parte del Muro di Berlino e della Cortina di Ferro.

Non solo era una sfortunata sottolineatura della diversa qualità della vita nelle due Germanie, ma le regole della cortesia richiedevano che il dono fosse ricambiato, specialmente con i famosi Christstollen di Dresda, una torta di Natale parente del panettone.

Solo che anche questi dolci si preparavano con ingredienti pregiati d’importazione: mandorle, uva passa e canditi. Infatti, si minacciò – per farla breve – di vietare per legge di regalare gli Stollen…

Cresceva intanto l’irritazione popolare per la mancanza del caffè – e, a un certo punto, perfino della cicoria.

Le schifezze imbevibili come il Kaffee Mix che si tentava di imporre acquisirono il nomignolo di Erichs Krönung, un riferimento al leader della Rdt Erich Honecker e al marchio di caffè tedesco occidentale Jacobs Krönung.

Il caffè cominciò a rappresentare una sorta di pericoloso sogno dell’Ovest

Quando finalmente l’apparato di Stato della RDT capì la situazione e cedette, lo fece su due direttive, entrambe ricche di esiti inattesi.

Dapprima implementando un meccanismo di cambio merce con l’Etiopia, barattando grandi volumi di armi tedesche con la Derg – l’aggressiva dittatura militare etiope dell’epoca -in cambio del caffè che lì abbondava.

La risultante destabilizzazione del Corno d’Africa si sente ancora oggi dove molte armi dell’ex Rdt sono ancora in funzione.

Da Paese in Guerra con gli Usa a secondo produttore al mondo

Il secondo passo, improbabile, fu di incoraggiare la coltivazione del caffè nel Vietnam per eliminare il tremendo Kaffee Mix. Ricordiamo che a quei tempi coinvolto in una guerra con gli americani. Il paese, allora un esportatore molto modesto di caffè, grazie alle coltivazioni impiantate dai francesi, ex potenza coloniale dell’Indocina, è oggi il secondo produttore al mondo dopo il Brasile.

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