Pernigotti, ora proprietà dei turchi Toksoz, ha stipulato un contratto preliminare per la vendita dell’intero pacchetto azionario alla multinazionale americana JpMorgan. Il closing dovrà essere perfezionato entro il 30 settembre. Riportiamo di seguito l’articolo di Rita Querzè per il Corriere della Sera.
La vendita di Pernigotti
MILANO – La proprietà del marchio Pernigotti — i turchi di Toksoz — ha comunicato al ministero del Lavoro e al sindacato di avere stipulato un contratto preliminare per la vendita dell’intero pacchetto azionario a JpMorgan.
Il closing deve essere perfezionato entro il 30 settembre. Dietro a Jp Morgan Asset management c’è Walcor, azienda di Cremona (controllata dalla stessa Jp Morgan) che realizza le uova di Pasqua a marchio Pernigotti. I due marchi potrebbero avere sinergie sul piano della distribuzione.
Inoltre i prodotti sarebbero complementari. Nell’immediato resta da dipanare la questione della cassa integrazione. Il 2 agosto è previsto l’esame congiunto con il ministero del Lavoro. L’azienda è stata sollecitata a presentare un piano industriale in modo da poter verificare se esistono le condizioni per concedere nuova cassa integrazione.
La storia dell’azienda
La storia della Pernigotti iniziò nel 1860, quando Stefano Pernigotti aprì una drogheria nella piazza del Mercato, a Novi Ligure. Il marchio diventò presto fornitore ufficiale della famiglia Reale. Pernigotti cedette nel 1995 la società alla famiglia Averna. Che a sua volta nel 2013 la vendette al gruppo Toksoz. I turchi nel novembre 2018 avevano prospettato la chiusura dello stabilimento.
Nel giugno del 2020 l’annuncio di un piano di rilancio dell’attività. Rilancio che in realtà non si è mai realizzato. Scongiurata soltanto la possibilità, tutt’altro che remota, che lo stabilimento di Novi Ligure venisse definitivamente chiuso, i 70 dipendenti licenziati e la produzione con il marchio Pernigotti definitivamente e totalmente spostata in Turchia.
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