mercoledì 22 Gennaio 2025

Jesus Coffee: chiese caffè in Corea del Sud, il barista è un sacerdote

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SEUL – In Corea del Sud i cattolici sono solo il 7,9% circa della popolazione, i protestanti il 19,7%, i buddisti il 15%, mentre la maggioranza della popolazione semplicemente si dichiara non credente.

Nel recente passato soprattutto la Chiesa protestante è stata coinvolta in scandali e polemiche, dovute alla nascita di grandi sette guidate da predicatori vari, spesso ultra conservatori, che dal pulpito non disdegnavano le prediche politiche.

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Recentemente il fondatore di una di queste sette evangeliche, la Yoido Full Gospel Church con un seguito di circa 800mila fedeli, è stato coinvolto in uno scandalo in cui è stato accusato di aver sottratto alla comunità 12 milioni di dollari.

Non è un caso che dopo nove anni di governi conservatori alle elezioni di quest’anno abbiano vinto i democratici di sinistra.

Ma sono un po’ tutti i credenti di fede cristiana a cercare modelli di convivenza e comunità più semplici, dove si discuta meno di temi astratti e si faccia vita in comune dialogando.

Sono così nati e sembra siano in aumento i cosiddetti Jesus Coffee, locali delle parrocchie adibiti a bar dove ci si ritrova per bere un caffè, leggere la Bibbia e discutere di fede.

Dietro al bancone del bar immancabile è il sacerdote, che prepara la bevanda e la offre alle persone.

Ce ne sono ormai a centinaia soprattutto nella capitale Seul, sono cappelle evangeliche che grazie a questa iniziativa sono frequentate soprattutto dai giovani dove, dopo un cappuccino (che costa un dollaro in meno che al bar) si recita il Credo.

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