MILANO – JDE consolida la sua presenza in Brasile, il terzo mercato mondiale di consumo dopo UE e USA.
Il colosso nato dalla fusione tra Mondelēz International e D.E Master Blenders 1753 ha annunciato a inizio settimana l’acquisizione di un portafoglio di marchi locali dalla società brasiliana Cia Cacique.
Rientra nell’accordo la cessione dei brand Café Pelé, Graníssimo e Tropical. Le relative gamme di prodotti comprendono torrefatto, solubile e porzionato.
L’operazione è soggetta ad approvazione da parte delle autorità competenti. JDE non ha reso noto il valore della transazione.
Acquisiti solo i marchi
Va sottolineato che l’affare non prevede l’acquisizione da parte di JDE delle strutture produttive di Cia Cacique – i due stabilimenti di Barueri (San Paolo) e Londrina (Paraná) – bensì esclusivamente della proprietà dei marchi.
Nata nel 1959, Cia Cacique de Café Solúvel è il più importante esportatore brasiliano di caffè solubile. I suoi prodotti sono commercializzati in una settantina di paesi.
La cessione dei marchi consentirà a Cia Cacique di concentrarsi maggiormente sul suo core business, si legge nel comunicato diramato lunedì.
Dal canto suo, JDE rafforzerà la propria leadership nelle aree chiave del Brasile.
I marchi acquisti andranno a completare un vasto portafoglio, che comprende già brand popolari quali Pilão, Damasco, Café do Ponto, L’OR, Caboclo e Seleto.
Numero uno mondiale pure play
JDE (Jacobs Douwe Egberts) è la massima compagnia mondiale pure play nel settore del caffè.
La quota di maggioranza della società è controllata da Acorn Holdings, una finanziaria facente capo a JAB Holding Company.
Quest’ultima è il veicolo di investimento della famiglia tedesca Reimann. La quota rimanente appartiene a Mondelēz International.
Nell’intento di acquisire la leadership nel mercato mondiale del caffè, JAB ha attuato, negli ultimi anni, una serie di importanti acquisizioni.
In particolare negli Stati Uniti.
Esse sono culminate nella mega operazione da 13,9 miliardi di dollari che le ha consentito di acquisire il controllo del colosso USA del caffè porzionato Keurig Green Mountain.
