MILANO – Jde Peet’s taglia il traguardo dei 7 miliardi di fatturato e la borsa festeggia. Il numero uno mondiale pure-play nel settore del caffè e del tè – con marchi del calibro di Jacobs, L’Or, Senseo, Tassimo e Peet’s – ha pubblicato ieri i risultati a consuntivo dell’esercizio 2021, che si conclude in modo ampiamente positivo e lievemente al di sopra delle aspettative degli analisti. Brinda il titolo in borsa, che è volato sino a 30,38 euro rivalutandosi del 15%.
Il gruppo olandese quotato ad Amsterdam chiude l’anno con vendite organiche che superano di poco i 7 miliardi di euro, in crescita del 6,1% sull’esercizio 2020; nel secondo semestre la crescita ha accelerato al 7,9%.
La crescita delle vendite organiche nel canale alimentare rimane solida, con un +5%. Il fuori casa registra un +11,5%, che riflette l’effetto positivo delle riaperture in buona parte del mondo. E l’impatto, tutto sommato, limitato dei lockdown parziali causati dalla variante omicron.
Jde Peet’s realizza buona parte delle sue vendite nel dettaglio: il fuori casa ha contato l’anno scorso per 723 milioni di euro. In quest’ultimo segmento ha un ruolo preminente il marchio Peet’s, molto forte negli Usa.
L’Ebit adjusted è di 1,3 miliardi: il 2% in più rispetto all’esercizio precedente. L’utile netto vola a 762 milioni: più del doppio rispetto al 2020. Infine, l’utile per azione underlying è in crescita del 13,7%, a 1,79 euro. Il Cda ha proposto un dividendo di 70 centesimi per azione, da pagarsi in due rate.
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