MILANO – Semestrale superiore alle aspettative per Jde Peet’s, massima società quotata a livello mondiale specializzata nel settore del caffè e del tè. Le vendite fanno un balzo in avanti del 19,7% (15,7% su base organica) a 3,896 miliardi di euro superando il consensus di 10 milioni di euro. La crescita su base organica del 15,7% è stata trainata per il 15,9% dall’aumento dei prezzi, a fronte di un lievissimo effetto negativo del volume/mix (-0,2%).
Le vendite nel canale alimentare sono cresciute, in termini organici, del 12%; quelle del fuori casa del 33,7% riflettendo l’allentarsi dell’emergenza Covid. L’utile lordo organico è in crescita dell’1,4%. Ma l’Ebit organico adjusted segna un -2,1% a 631 milioni, dai 636 dell’anno scorso.
L’utile sottostante prima delle imposte è cresciuto del 17,3%, a 523 milioni di euro, per effetto della riduzione dell’indebitamente, a seguito del rifinanziamento della società compiuto nel 2021, come pure della riduzione degli altri oneri finanziari, dell’impatto favorevole dei derivati e di un aumento delle entrate finanziarie.
L’utile per azione sottostante è in crescita del 18,3%, a 1,05 euro.
In Europa, l’area geografica più importante per Jde Peet’s, le vendite di beni di consumo confezionati (cpg) raggiungono quota 1,828 miliardi, con una crescita organica del 5,3% risultante da un +12,7% di rincari nei prezzi e un -7,4% nel volume/mix.
Ma l’Ebit adjusted è in calo organicamente del 17,9%, a 468 milioni. Sui volumi hanno inciso negativamente le rinegoziazioni in alcuni mercati e il minor livello delle promozioni.
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