MILANO – Jde Peet’s accelera sull’approvvigionamento responsabile. Il massimo competitor mondiale pure-play a valore nel settore del tè e del caffè alza l’asticella. E annuncia che porterà, entro l’anno, dal 30% all’80% la percentuale di caffè proveniente da filiere responsabili.
L’obiettivo è quello di arrivare al 100% entro il 2025. A tale scopo, la società metterà sul piatto investimenti per 150 milioni di euro, che “impatteranno positivamente la vita di oltre un milione di piccoli produttori di caffè”.
Una decisione che inciderà dunque significativamente su tutto il mercato. Basti pensare che il colosso olandese acquista oltre 12 milioni di sacchi all’anno di caffè verde.
Essa va di pari passo con le scelte fatte dagli altri competitor globali. A cominciare da Nespresso, che ha recentemente ottenuto la certificazione B Corp.
L’annuncio fa inoltre seguito al recente impegno, assunto da Jde Peet’s, al rispetto degli obiettivi SBTi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra lungo tutta la sua filiera.
Jde Peet’s vanta un portafoglio ricco di prestigiosi marchi di rilievo globale e locale
con brand del calibro di Douwe Egberts, L’Or, Jacobs, Senseo e Tassimo, giusto per citarne alcuni tra i più noti.
Senza dimenticare inoltre i marchi italiani Splendid e Hag. Anche se questi ultimi non sono purtroppo più prodotti nel nostro paese.
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