MILANO – Nell’area Trismoka di Host si parla di emancipazione femminile e di caffè di qualità: impatto sociale e gusto, si uniscono in Miss Moka, prodotto nato dalla torrefazione Trismoka, associato di IWCA Italia, a sostegno dei progetti portati avanti dall’Associazione nelle piantagioni in cui operano le donne.
Al lancio, la Presidentessa di IWCA Italia Eleonora Pirovano, Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro e, ovviamente Paolo Uberti, ceo Trismoka.
IWCA Italia e Trismoka per lo sviluppo e l’empowerment femminile su tutta la filiera del caffè
A livello internazionale IWCA conta su una rete di 33 capitoli, 33 paesi diversi, all’interno della quale nel 2020 l’Italia è entrata a fare parte.
Racconta gli obiettivi dell’Organizzazione, Eleonora Pirovano: “Importare qualità e sostenibilità attraverso l’acquisto di caffè crudo proveniente da coffee farm coltivate da donne (il 70% della forza lavoro nelle piantagioni è formata da donne, mentre il 25% sono a capo delle stesse aziende).
Il nostro sostegno attraverso l’acquisto di caffè è dare loro un’indipendenza a livello economico e sociale per continuare a produrre un caffè di qualità e sostenibile.
Sguardo rivolto anche alle donne sul territorio nazionale. Quest’anno grazie anche a Fondazione Pangea, abbiamo sviluppato un corso professionale con 10 donne rifugiate politiche da Kabul per ripartire con una professione barista.”
E a questo punto completa il racconto Silvia Redigolo, Fondazione Pangea: “Vi porto qui l’emozione delle 10 ragazze afghane che hanno seguito il corso che hanno ricevuto i complimenti dei formatori.
Sono affamate di vita, hanno voglia di lavorare in Italia e avere un riscatto economico e sociale. Nella tazzina di caffè, nel cappuccino, nella caffetteria, hanno visto il loro passaporto verso la libertà.
Questi tre giorni hanno cambiato la loro vita: ai momenti di saluti, con le lacrime agli occhi ci hanno ringraziato perché per la prima volta, si sono sentite in famiglia.”
La speranza è quella di replicare questi progetti, con il sostegno di tutti per poter diventare una comunità sempre più grande.
Da associato a IWCA Italia, presenta il prodotto Miss Moka, Paolo Uberti:
“Il mio lavoro sarebbe quello di selezionare i migliori caffè al mondo, metterli insieme e venderli. Nella realtà io e Trismoka siamo armati dalla voglia di esser utili agli altri, da oltre vent’anni. Investendo tantissimo nella formazione professionale.
Nel 2002/2003 siamo stati i primi a dar vita ai campionati baristi.
Di fronte alla possibilità di sostenere il prossimo, lontano da noi, non ho potuto far altro che aderire all’iniziativa.
Come azienda abbiamo fatto ricerca e voluto dare un carattere unico a questo nuovo prodotto, che abbiamo chiamato Miss Moka per dare onore a questo progetto.
Suggerirei ai miei colleghi, di cogliere anche loro questa opportunità. Abbiamo il dovere di ridare al territorio un po’ di quello che abbiamo ricevuto.
Parliamo di caffè speciali, di altissimo livello, raccolti spesso oltre i 1500 metri con un carattere organolettico straordinario. Tutto quello poi che c’è dietro la materia prima, ha un valore in più. Per questo sono felice di ospitare l’Associazione in un contesto internazionale.”
L’assessore regionale all’istruzione e al lavoro, tutti i giorni si occupa del sociale: “Per me questa è un’occasione straordinaria, nel conoscere un progetto che può aiutarci a fare la differenza. Trismoka va oltre i confini della provincia di Brescia con i suoi progetti.
Essere qui oggi per presentare e fare da apripista per altri torrefattori in modo che possa crescere il progetto, è straordinario.
Aggiungo una riflessione: come regione Lombardia ci onoriamo di rappresentare quelle percentuali e risultati più alti sulla nazione per quanto riguarda il tema e il messaggio dell’uguaglianza di genere, investendo molto per la certificazione in merito delle nostre aziende.
Il tema dell’indipendenza che parte dai due punti cardine del mio assessorato: l’istruzione e poi il riconoscimento e l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne, che oggi ancora fanno fatica e si scontrano con una realtà difficile, come quello delle donne nelle piantagioni.
Ringrazio Pangea per le attività che portano avanti a sostegno delle nostre donne.”