domenica 22 Dicembre 2024
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IVS Group punta ai 400 milioni di fatturato grazie a Nespresso nell’ocs

L’azienda leader in Italia e seconda in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici per la somministrazione di bevande calde, fredde e snack chiude il terzo trimestre con fatturato consolidato di 303,7 milioni, in crescita del 12,6% rispetto a settembre 2016.

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GRAN DUCATO DEL LUSSEMBURGO – Il Consiglio di Amministrazione di IVS Group S.A. (Milano: IVS.MI), si è riunito il 28 novembre 2017, sotto la presidenza di Paolo Covre, per l’esame ed approvazione del Resoconto Intermedio di gestione al 30 settembre 2017, che evidenzia una significativa crescita dei risultati del gruppo.

Highlights

  • Fatturato consolidato pari a Euro 303,7 milioni, in crescita del 12,6% rispetto a settembre 2016.
  • EBITDA Adjusted 1Euro 68,7 milioni, in aumento del 10,8% rispetto al 30 settembre 2016, con un incidenza sul fatturato pari al 22,6% solo marginalmente diluita nel periodo dagli effetti dell’acquisizione in Spagna.
  • Utile netto di Gruppo +17,3%, pari a Euro 14,0 milioni dopo utili di terzi per Euro 1,2 milioni e imposte per Euro 7,8 milioni. Utile netto adjusted, +1,3% pari a Euro 16,5 milioni (da Euro 16,3 milioni a settembre 2016) dopo gli utili di terzi.
  • Perfezionate nei primi nove mesi del 2017 11 nuove acquisizioni in Italia, Spagna e Svizzera. Per un valore di circa Euro 33,9 milioni. In particolare, l’acquisizione di Grup Ibervending in Spagna, con un Enterprise Value di Euro 26,2 milioni, rappresenta un’operazione di grande rilevanza. Base per una strategia di crescita analoga a quella realizzata con successo in Italia.

Andamento della gestione

Il fatturato consolidato nei primi nove mesi del 2017 ammonta ad Euro 303,7 milioni (di cui Euro 280,1 milioni derivanti dall’attività caratteristica del vending). L’incremento è del 12,6% rispetto a Euro 269,8 milioni al 30 settembre 2016 (di cui 248,3 milioni nel vending).

I ricavi vending aumentano del 6,7% circa in Italia, del 89,6% in Spagna, del 0,8% in Francia e del 549,4% in Svizzera. Sostanzialmente stabile il fatturato dell’attività di gestione moneta (Coin Service -0,8% in totale; +7% circa nel business tipico della moneta metallica).

Nespresso traina l’Ocs

L’aumento dei ricavi del vending nei primi nove mesi dell’anno deriva in gran parte dal consolidamento delle acquisizioni in Spagna (Grup Ibervending a fine gennaio 2017) e Svizzera (Demomatic a fine dicembre 2016).

Ma anche dagli ottimi risultati di crescita dell’Ocs – Office Coffee Service segment supportato dal prodotto Nespresso™ .

E, infine, da una crescita organica del fatturato a perimetro costante (complessivamente +2,5% in assoluto, +2,6% a parità giorni lavorativi).

Ciò per effetto sia dell’aumento dei volumi (circa +0,9% e +1% a parità giorni lavorativi) che dell’aumento prezzo medio delle erogazioni. Quest’ultimo è salito dell’ 1,0% circa rispetto ai primi nove mesi 2016 (da Euro 46,44 centesimi a Euro 46,88 centesimi).

L’aumento del prezzo medio è parzialmente compensato dalla accresciuta incidenza della Spagna, caratterizzata da prezzi unitari medi inferiori.

Il fatturato e i volumi a perimetro costante e a parità di giorni lavorativi crescono in particolar modo in Italia (rispettivamente del 3,1% e 1,6%).

E ciò anche grazie alle performance dell’OCS, a seguito dell’estensione geografica dell’accordo di distribuzione con Nespresso Italiana. Ese hanno consentito di invertire in positivo il trend degli anni precedenti in questo segmento di mercato.

Come nei trimestri precedenti, anche nel terzo trimestre 2017, IVS mostra un tasso di acquisizione complessivo di nuovi clienti (+1,7%) superiore al churn rate (clienti persi, -1,2%).

Il numero di erogazioni complessivo nei primi nove mesi del 2017 è stato pari a 597,5 milioni, 11,8% in più rispetto a 534,6 milioni del 2016.

Perfezionate 11 nuove acquisizioni

Nel periodo sono state perfezionate 11 acquisizioni in Italia, Spagna e Svizzera, per un Enterprise Value di circa Euro 33,9 milioni. E un contributo complessivo al fatturato dalla data di acquisizione pari a Euro 23,3 milioni.

In aumento del 10,8% l’Ebitda Adjusted consolidato rispetto ai primi nove mesi del 2016. Esso è passato da Euro 62,0 milioni a Euro 68,7 milioni, con un incidenza sul fatturato del 22,6%.

Si ricorda che il terzo trimestre, con le ferie estive, presenta meno giorni lavorati e volumi di vendita rispetto agli altri trimestri.

Il lavoro di integrazione in corso sulle acquisizioni effettuate produrrà nel corso di 10-12 mesi gli attesi benefici sul conto economico.

In particolare sulla Spagna, che pur presentando risultati economici positivi, è ancora distante dai livelli del resto del gruppo e ne diluisce pertanto la redditività.

L’Utile netto di gruppo nei primi nove mesi è pari a Euro 14,0 milioni (dopo utili di terzi per Euro 1,2 milioni), + 17,3% rispetto a Euro 11,9 milioni a settembre 2016 (dopo utili di terzi per 1,3 milioni).

Il risultato netto include alcuni costi e proventi considerati eccezionali per loro natura, pari a complessivi Euro 2,5 milioni (al netto dei relativi effetti fiscali).

La voce principale, inclusa nei costi operativi e pari a Euro 3,3 milioni, è l’accantonamento sulla procedura Antitrust già incluso nella relazione semestrale. Gli altri costi eccezionali, pari a circa Euro 2,1 milioni, sono principalmente riconducibili agli oneri sostenuti per le acquisizioni e ad accantonamenti di natura fiscale.

Tra i componenti attivi sono invece presenti proventi finanziari straordinari derivanti dalla cessione della partecipazione di ESP in Francia, che, al netto dei relativi effetti fiscali, ha generato un capital gain di circa Euro 2,9 milioni.

Utile netto in crescita

L’Utile Netto Adjusted al netto delle suddette voci straordinarie, è pari a Euro 16,5 milioni (dopo imposte e utili di terzi), in aumento dell’1,3% da Euro 16,3 milioni del corrispondente periodo del 2016.

Nel terzo trimestre 2017 le imposte risentono dell’applicazione dei nuovi (peggiorativi) criteri e aliquote dell’agevolazione italiana relativa alla crescita economica (ACE) nonché dell’aumento della relativa base imponibile.

Nei prossimi trimestri, le nuove norme in materia di maggiore deducibilità per gli ammortamenti sugli investimenti tecnici applicabili anche a IVS, potrebbero attenuare parzialmente l’atteso aumento del carico fiscale.

La Posizione Finanziaria Netta (“PFN”) è negativa per Euro -254,7 milioni (da Euro -225,6 milioni al 31 dicembre 2016 e Euro -260,9 milioni al 30 giugno 2017), dopo pagamenti per investimenti tecnici e acquisizioni nei primi nove mesi per Euro 69,7 milioni (di cui circa Euro 34,8 milioni per investimenti tecnici netti – inclusi gli investimenti sulle attività neo acquisite o realizzati in periodi precedenti – e Euro 34,9 milioni per acquisizioni) e Euro 9,0 milioni circa per dividendi.

La PFN include i ratei di interessi sulle obbligazioni (in pagamento il 15 novembre). La PFN risente anche degli esborsi extra ciclo gestionale già sostenuti per il pagamento della sanzione antitrust, pari a Euro 9,6 milioni nei primi 9 mesi del 2017 (Euro 12,8 milioni complessivamente).

Il gruppo vanta infine un credito IVA verso l’Erario Italiano pari a Euro 10,2 milioni, non incluso tra i crediti finanziari e quindi escluso dal calcolo della PFN.

Altri fatti di rilievo avvenuti dopo il 30 settembre 2017 e previsioni per l’intero esercizio

I primi nove mesi del 2017 hanno registrato graduali segnali di ripresa, che si ritiene possano continuare per la restante parte dell’anno. L’avvio dell’ultimo trimestre conferma un recupero dei consumi anche nel settore del vending.

Esso è correlato all’aumento della produzione e del monte ore lavorate, sebbene non omogeneo in tutte le regioni italiane.

Continua l’azione di sviluppo dall’accordo di distribuzione con Nespresso Italiana, con evidenti benefici in termini di crescita dei volumi attesi per IVS nel segmento OCS.

Su questi presupposti, nel 2017 si ritiene possibile il superamento, a livello consolidato, di 800 milioni di consumazioni annue e di 400 milioni di fatturato. Un traguardo importante e base per ulteriori sviluppi, in Italia e all’estero.

La strategia di crescita resta basata su nuove acquisizioni, finalizzate a migliorare l’efficienza logistica.

E ad accrescere, anche grazie a nuovi investimenti tecnici, la qualità e il valore aggiunto del servizio, in un settore polverizzato, con migliaia di piccoli e medi operatori, in tutta l’Europa continentale.

L’acquisizione di Grup Ibervending, la cui integrazione è in corso, rappresenta per IVS la piattaforma per una strategia di crescente densità in Spagna, analoga a quella già realizzata in Italia.

Lo scenario è favorevole a un processo di aggregazioni, grazie anche all’entrata in vigore delle nuove normative fiscali sul settore del vending.

Il permanere di bassi tassi di interesse, abbinati all’elevato cash-flow generato dal gruppo, consentiranno infine di ottenere miglioramenti dell’efficienza finanziaria, in termini di costo e mix delle risorse raccolte sul mercato.

IVS Group S.A.

IVS Group S.A. è il leader italiano e secondo operatore in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici per la somministrazione di bevande calde, fredde e snack (vending).

L’attività si svolge principalmente in Italia (82% del fatturato), in Francia, Spagna e Svizzera.

Il Gruppo conta circa 184.000 distributori automatici e semiautomatici, una rete di 80 filiali e più di 2.600 collaboratori. IVS Group serve più di 15.000 aziende ed enti, con circa 800 milioni di erogazioni all’anno.

1 L’ ‘‘EBITDA Adjusted’’ è pari al risultato operativo incrementato degli ammortamenti, svalutazioni, costi non ricorrenti ed eccezionali per loro natura.

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