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IVS Group: il fatturato dei 9 mesi a 270 milioni, utili 62 (+3,2%)

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LUSSEMBURGO – Il Consiglio di Amministrazione di IVS Group S.A. (Milano: IVS.MI), riunitosi il 28 novembre 2016, sotto la presidenza di Cesare Cerea, ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2016, che evidenzia la continua crescita dei risultati del Gruppo.

I risultati conseguiti sono particolarmente positivi, a maggior ragione considerando che il terzo trimestre, normalmente il più debole dell’anno per i consumi, nel 2016 ha anche registrato un andamento climatico sfavorevole per la vendita di bevande fredde rispetto al corrispondente periodo 2015.

Highlights
Fatturato consolidato pari a Euro 269,7 milioni, in crescita, del 4,8% rispetto a settembre 2015 (Euro 257,3 milioni).
EBITDA Adjusted1
: Euro 62,0 milioni, in aumento del 3,2% rispetto a settembre 2015 (Euro 60,1 milioni), con un’incidenza
del 23% sul fatturato.
Utile netto di Gruppo pari a Euro 11,9 milioni (dopo utili di terzi per 1,3 milioni), rispetto a Euro 12,6 milioni a settembre
2015 (che includeva però anche Euro 2,6 milioni di proventi finanziari straordinari).
Utile netto adjusted, pari a Euro 13,0 milioni (dopo gli utili di terzi), +11,1% rispetto a Euro 11,7 milioni a settembre 2015.
Posizione finanziaria netta: Euro -229,2 milioni, da Euro -230,8 milioni al 31 dicembre 2015, dopo pagamenti netti nei
primi nove mesi, per investimenti tecnici e acquisizioni, pari a complessivi Euro 40,1 milioni e considerati anche i pagamenti
per Euro 8,9 milioni relativi al rimborso anticipato delle obbligazioni al 7,125% con scadenza 2020 avvenuto il 1 aprile 2016.
Perfezionate nei primi nove mesi 16 nuove acquisizioni in Italia e Francia per un valore di circa Euro 9,0 milioni.

La scheda sintetica del gruppo

IVS Group S.A. è il leader italiano e terzo operatore in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici per la
somministrazione di bevande calde, fredde e snack (vending). L’attività si svolge principalmente in Italia (85% del fatturato), in Francia, Spagna e Svizzera, con circa 155.000 distributori automatici e semiautomatici, una rete di 75 filiali e poco meno di 2.400 di collaboratori.

IVS Group serve più di 15.000 aziende ed enti, con oltre 700 milioni di erogazioni all’anno.

L’andamento della gestione

Il fatturato consolidato nei primi nove mesi del 2016 ammonta ad Euro 269,7 milioni (di cui Euro 248,3 milioni derivanti dall’attività
caratteristica del vending), con un incremento del 4,8% rispetto ai 257,3 milioni al 30 settembre 2015 (di cui Euro 237,5 milioni nel vending).

I ricavi aumentano del 4,3% circa sul mercato italiano, del 5,7% su quello spagnolo, del 6,1% su quello francese e calano del 11,8% in Svizzera (quest’ultimo di dimensione assoluta ancora limitata, con circa soli Euro 0,3 mln di fatturato).

In crescita anche il fatturato dell’attività di gestione moneta (divisione Coinservice: +18,6%).

L’aumento dei ricavi del vending deriva dal consolidamento delle acquisizioni realizzate nel corso del 2015, supportato anche
dall’incremento del prezzo medio delle erogazioni, salito dello 0,6% circa, a 46,44 centesimi di Euro; il prezzo medio è peraltro
influenzato anche dal mix di prodotto, per il minor peso, nel terzo trimestre 2016 di bevande fredde.

Le vendite a perimetro costante segnano un andamento leggermente positivo nel settore principale dei distributori automatici (+0,8%), mentre sono sostanzialmente
stabili sul totale (+0,2%), a causa del perdurante calo nel settore dei semiautomatici OCS-Office Coffee Service, che rappresenta circa il 5,4% delle vendite totali.

1 L’‘‘EBITDA Adjusted’’ è pari al risultato operativo incrementato degli ammortamenti, svalutazioni, costi non ricorrenti ed eccezionali per natura.

Nel settore OCS IVS sta peraltro sviluppando l’attività di vendite on-line tramite la partecipata al 50% (pertanto non consolidata integralmente, ma a patrimonio netto) Cialdamia Srl e la sua controllata francese MB Web S.a.s., che hanno realizzato nel periodo vendite pari a circa Euro 3 mln (valore non ancora significativo a settembre 2015).

Il numero di erogazioni complessivo nei primi nove mesi del 2016 è stato pari a 535 milioni, +3,9% rispetto al corrispondente periodo 2015.

Continua la crescita dell’utilizzo dell’applicazione CoffecApp, sviluppata tramite la controllata Venpay, per gli acquisti attraverso telefono mobile, che ha visto un incremento degli utenti registrati del 740% e delle vendite del 902% rispetto a dicembre 2015; si prevede pertanto la prosecuzione dell’installazione di tale App su un numero crescente di distributori automatici.

Il tasso di acquisizione di nuovi clienti, al netto delle acquisizioni, continua ad essere ben superiore al churn rate (clienti persi), con
un forte miglioramento nel terzo trimestre, segno dell’efficacia delle politiche commerciali e degli investimenti realizzati in nuovi modelli di distributori.

Durante i primi nove mesi del 2016 sono state perfezionate 16 nuove acquisizioni di rami d’azienda in Italia e Francia, per un Enterprise Value di circa Euro 9,0 milioni, con effetto sul fatturato del periodo, calcolato dalla data dell’acquisizione, di circa Euro 5,2 milioni.

In aumento, +3,2%, l’EBITDA Adjusted consolidato nei primi nove mesi del 2016, salito da circa Euro 60,1 milioni a Euro 62,0 milioni.

L’aumento dell’EBITDA dipende dall’ottimizzazione delle acquisizioni effettuate nel 2015, la cui integrazione nel gruppo si realizza gradualmente in 10-12 mesi e dai risparmi realizzati sui costi operativi (acquisti, personale, servizi).

L’incidenza dell’EBITDA sul fatturato al 30 settembre, pari al 23%, è più che positiva considerando la strutturale riduzione delle vendite nel periodo di ferie estive e il clima sfavorevole, in luglio e agosto, rispetto alla torrida estate 2015.

L’Utile netto di gruppo nei primi nove mesi è pari a circa Euro 11,9 milioni (dopo utili di terzi per Euro 1,3 milioni, principalmente relativi alla divisione CoinService), rispetto a un utile di Euro 12,6 milioni del periodo corrispondente. Da ricordare che l’utile al 30 settembre 2015 includeva proventi finanziari straordinari pari a Euro 2,6 milioni, sotto la voce “variazione derivati”, dovuti alla variazione negativa del prezzo dei warrant IVS convertibili in azioni IVS Group, emessi nel 2011 alla quotazione della società ed estinti a gennaio 2016.

Il risultato dei primi 9 mesi 2016 include anche altri costi non ricorrenti, per complessivi Euro 1,1 milioni (principalmente legati a costi per acquisizioni). Al netto del saldo di tali voci, l’utile netto rettificato del periodo è pari a Euro 13,0 milioni (dopo gli utili di terzi), +11,1% rispetto a Euro 11,7 milioni del 2015.

La Posizione finanziaria netta, negativa per Euro 229,2 milioni, da Euro -230,8 milioni al 31 dicembre 2015, dopo pagamenti nei nove mesi per investimenti tecnici netti e acquisizioni pari complessivamente a Euro 40,1 milioni. La posizione finanziaria comprende pagamenti per Euro 8,9 milioni connessi al rimborso anticipato delle obbligazioni 7,125% scadenza 2020, avvenuto il 1 aprile 2016, mentre esclude il credito IVA, pari a Euro 12,4 milioni, in crescita anche a seguito dell’aumento degli investimenti realizzati nel primo semestre 2016.

Altri fatti di rilievo dopo il 30 settembre 2016 e previsioni per l’intero esercizio

In ottobre 2016 la controllata IVS Italia ha comunicato di aver siglato un importante accordo con Nespresso Italiana relativo alla
concessione in esclusiva, in diverse delle principali regioni italiane, per la distribuzione delle Linea Professional delle capsule di caffè Nespressotm. Si ritiene che tale accordo, che ha durata triennale, sino a fine 2019, possa determinare significativo aumento delle vendite nel settore OCS.

Acquisita la Pro&Pan in Sardegna

A novembre 2016 IVS Italia ha acquisito il ramo d’azienda vending di Prod & Pan S.r.l. in Sardegna, per un valore e con un fatturato di circa Euro 1,5 milioni.

Con riferimento alle decisioni del giugno 2016 dalla AGCM (autorità italiana antitrust) nei confronti dei principali operatori italiani del settore vending, IVS Italia ha presentato ricorso presso il Tar del Lazio, che si prevede terrà la prima udienza il 7 giugno 2017 e ha nel frattempo ottenuto la dilazione rateizzata del pagamento su un periodo di 30 mesi della sanzione, già oggetto di rilevanti accantonamenti nel bilancio 2015.

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