MILANO – In Italia la discussione attorno alla riduzione dell’iva per dare una spinta all’economia del Paese è ancora aperta. Una situazione diversa è quella della Germania, dove l’equivalente dell’imposta, la Vat, ha già subito una riduzione dal 19 al 7% per risollevare tutti i settori, compreso quello dei pubblici esercizi. Leggiamo la notizia dal sito greenme.it, un articolo di Francesca Mancuso.
BERLINO – Un pacchetto di aiuti finanziari per i bar e ristoranti in cui l’iva viene ridotta del 12%. Sta succedendo in Germania dopo per aiutare il settore della ristorazione, il governo ha varato un sistema di aiuti e di sgravi fiscali, che porterà dal 19 al 7% la cosiddetta Vat, l’equivalente dell’iva.
Durante l’emergenza Coronavirus, molte attività sono rimaste ferme e lo sono ancora adesso. Anche se sono in atto parziali riaperture, come in Italia, l’intero settore sta pagando un prezzo pesantissimo. Per questo il ministero delle Finanze tedesco ha tagliato l’iva sui pasti in bar e ristoranti nel tentativo di aiutare l’industria alimentare e delle bevande. Di conseguenza, chi andrà a mangiare al ristorante pagherà una cifra inferiore rispetto a qualche mese fa.
“I bar e i ristoranti avranno bisogno di una spinta quando riapriranno”, ha detto Sarah Ryglewski, Segretario di Stato alle finanze.
Iva: il governo tedesco sera dunque di dare una mano al settore
Uno dei più danneggiati dalla crisi del coronavirus, in modo che possa tornare alla normalità evitando anche i licenziamenti.
Il progetto di legge sull’assistenza fiscale è stato approvato il 6 maggio scorso dal Consiglio dei ministri e prevede una riduzione dell’imposta sul valore aggiunto (iva) sui pasti dall’attuale 19% al 7%. L’obiettivo è sostenere il settore nel periodo di riapertura e alleviare gli effetti economici delle restrizioni ancora in vigore.
Il Ministero delle finanze ha calcolato che tali aiuti graveranno complessivamente sulle finanze statali per 2,7 miliardi di euro in termini di tasse non ricevute. Approvata dalle due camere parlamentari tedesche, la norma è entrata in vigore il 1° luglio 2020 e sarà valida per un intero anno, fino al 30 giugno 2021.