MILANO – A Milano ha aperto le porte un fusion bar unico nel suo genere: un viaggio nel mondo della miscelazione che segue le orme dei grandi esploratori e riporta a casa (in zona Navigli) il meglio dei sapori e suggestioni del mondo
Perché il mondo della miscelazione è così meraviglioso? Perché è infinito e c’è ancora molto da inventare.
Se tra Londra e New York pensate di aver già visto tutto, il nuovo Iter a Milano vi stupirà: un fusion cocktail bar che Flavio Angiolillo (già inventore delle famose insegne milanesi dedicate alla miscelazione Mag, 1930, Barba, Backdoor43) e Nico Scarnera hanno creato in zona Navigli (via Mario Fusetti 1) dove concentrare le esperienze di viaggio e l’italianità, sotto forma di cocktail.
Un viaggio di andata e ritorno
Perché Iter, è appunto, un viaggio di andata nel mondo e ritorno, portando con sé le ricette migliori, gli spunti, le reminiscenze storiche della mixology planetaria.
Questa volta quindi il successo non sarà affidato soltanto alle preparazioni (o meglio non solo). Ma anche alla capacità e allo spirito d’osservazione che la squadra di Iter possiede e che dovrà mettere in pratica andando alla (ri)scoperta di paesi diversi.
Dovrà riuscire a coglierne l’anima e portarla indietro tra le mura locale, un pò come l’«occhio del fotografo» che è alla base del risultato finale di uno scatto, è questo a fare la differenza e non solo la tecnica utilizzata.
Il gruppo di Iter si misura con un progetto tanto coinvolgente quanto esigente. Dice Angiolillo: «I più grandi viaggiatori della storia sono italiani. Vogliamo riscoprire i grandi viaggi fatti nei secoli passati dagli italiani, da Cristoforo Colombo a Marco Polo, fino agli antichi Romani, e Iter è nato per ripercorrere le loro orme. Classificato come il primo cocktail bar fusion, scoprirà ogni sei mesi un nuovo paese. Si inizia con l’Italia e con alcolici italiani affiancati all’Olanda, poi continueremo».
Un viaggio che inizia con un buon caffè
«From Italy To The World» è il claim, un locale per chi è abituato a viaggiare e scoprire. Per quelli che come chi scrive pongono il viaggio alla base della propria esistenza, Iter è il posto dei viaggiatori.
Un viaggio che parte dall’Italia con prodotti selezionati e un viaggio che inizia con le colazione del mattino e un buon caffè. In un locale arredato con mappamondi e cappelli da esploratore, libri e super sgabelli da bancone modificati (rialzati e comodi come poltrone), esalti la bevuta e l’esperienza condivisa.
A disposizione anche divanetti e tavoli. Ma il consiglio è di accomodarsi al bancone, usufruire delle vaschette con ghiaccio incastonate del legno per mantenere il cocktail sempre fresco. Godere della bella bottigliera luminosa e della squadra a lavoro (ogni postazione ha anche una presa usb per chi volesse usufruirne).
Per pranzo vengono serviti i piatti preparati quotidianamente dal cuoco Vincenzo Mignuolo, pochi ma buoni.
E la domenica il brunch è servito.
Con un menù che in questo caso «viaggia in Italia». È il «pranzo della nonna»: a rotazione ogni settimana verrà servito il menù italo-domenicale di una regione con cui esaltare tipicità e gusto attraverso diverse ricette originarie di un territorio (20€).
Insomma, anche tra le mura di un cocktail bar si può fare la rivoluzione, basta crederci.
Giovanni Angelucci