MILANO — Caffè Borbone fa crescere ricavi e margini di Italmobiliare. Il Consiglio di Amministrazione di Italmobiliare S.p.A. ha approvato ieri (giovedì 8 novembre) l’informativa finanziaria periodica aggiuntiva al 30 settembre 2018.
Al 30 settembre scorso il valore del Net Asset Value di Italmobiliare non ha tenuto conto delle azioni proprie in portafoglio pari a circa il 12% del capitale della Società. Ammontando così a 1.413,6 milioni di euro.
Il calo di 131,6 milioni rispetto a fine 2017
Esso riflette sui titoli quotati in portafoglio l’andamento negativo dei mercati azionari. Il Nav (Net Asset Value) per azione è pari a 33,7 euro (36,84 euro). La posizione finanziaria netta del Gruppo, dopo gli investimenti effettuati nel periodo, rimane positiva per 253,6 milioni (494,8 milioni a fine 2017).
I risultati consolidati dei primi nove mesi
Essi evidenziano ricavi per 331,5 milioni (con un incremento di 34,7 milioni rispetto ai primi 9 mesi del 2017). Oltreché per l’ingresso nell’area di consolidamento del Gruppo Caffè Borbone. Anche per l’incremento di attività del gruppo Sirap.
Il positivo andamento delle attività caratteristiche di tutte le Portfolio companies – in particolare di Caffè Borbone – ha poi contribuito al miglioramento del Margine Operativo Lordo. Il quale ha registrato così un aumento da 19,8 milioni a 31,8 milioni.
Eventi significativi del trimestre
Nel mese di luglio Italmobiliare ha raggiunto un accordo. Poi perfezionato nel mese di ottobre, per l’acquisizione di una quota del 40% del capitale di Iseo. Uno dei principali produttori europei di soluzioni meccatroniche e digitali per il controllo e la sicurezza degli accessi.
Nel 2017
Iseo ha poi registrato un fatturato in crescita a circa 145 milioni di euro. Con tre quarti dei ricavi realizzati sui mercati internazionali. Oltre che un margine operativo lordo di oltre il 12%.
La società ha sede nella provincia di Brescia. Attualmente opera con 3 impianti situati in Italia (dove è il secondo player di mercato). Oltre a siti produttivi in Romania, Francia, Germania e Spagna.
Nel mese di settembre
Il Consiglio di Amministrazione di Italmobiliare, alla luce della facoltà definita dagli accordi del 22 settembre 2017 fra i partecipanti al Patto di Sindacato di Mediobanca, ha deliberato di dare disdetta anticipata agli accordi parasociali. Con effetto dal 31 dicembre 2018.
Dopo tale data, le 8.673.728 azioni attualmente conferite al Patto non saranno più soggette a vincoli che ne limitino la piena disponibilità. (pari allo 0,98% del capitale sociale di Mediobanca).
Il Consiglio di Amministrazione di Italmobiliare ha inoltre provveduto a cooptare quale nuovo amministratore Paolo Sfameni. In sostituzione di Massimo Tononi, recentemente nominato Presidente di Cassa Depositi e Prestiti. Il quale ha quindi rassegnato le proprie dimissioni lo scorso 25 luglio.
Net Asset Value
Al 30 settembre 2018 il Net Asset Value di Italmobiliare S.p.A., è in riduzione di 131,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (1.545,2 milioni di euro). Escludendo però le azioni proprie, risulta pari a 1.413,6 milioni di euro. A fronte di una capitalizzazione di 869,7 milioni di euro. Evidenziando uno sconto del 38,5%. La variazione del NAV rispetto al 31 dicembre 2017 è dovuta principalmente alla riduzione del fair value delle azioni HeidelbergCement AG (-125,9 milioni di euro).
Il calcolo è stato effettuato prendendo in considerazione:
• il prezzo di mercato al 30 settembre 2018 delle partecipazioni in società quotate;
• il valore delle società non quotate, quando determinabile. Sulla base di multipli di mercato o di specifiche valutazioni peritali; oppure se tali elementi non sono disponibili. In base al patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato determinato secondo i principi IFRS, se disponibile. O altrimenti secondo i principi contabili locali;
• il valore di mercato dei beni immobiliari posseduti;
• l’effetto fiscale differito.
Posizione finanziaria netta
La posizione finanziaria netta di Gruppo, positiva per 253,6 milioni di euro . In calo quindi rispetto al 31 dicembre 2017 di 241,2 milioni di euro. Principalmente per effetto del peggioramento della posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A. (-167,8 milioni di euro al netto della fusione Franco Tosi S.r.l.); così del Gruppo Sirap (-11,8 milioni di euro). Infine, per l’ingresso nel perimetro di consolidamento del Gruppo Caffè Borbone (-57,3 milioni di euro).
Sintesi situazione consolidata al 30 settembre 2018
Terzo trimestre
Progressivo al 30 settembre
Sebbene in rallentamento, il ciclo economico mondiale permane quindi in fase espansiva. Sia nelle aree sviluppate che in quelle emergenti. In un contesto caratterizzato dall’aumento delle barriere tariffarie; dal rialzo del prezzo del petrolio e da un deflusso di capitali dai Paesi emergenti.
Fanno eccezione gli Stati Uniti, che confermano la solidità della crescita sospinta dall’azione pro-ciclica della politica fiscale.
La chiusura del gap tra il pil potenziale ed effettivo
Nelle principali economie si riflette altresì in un aumento, seppur moderato, del tasso di inflazione. A fronte del mantenimento delle misure straordinarie di politica monetaria da parte della Bce e della banca centrale giapponese. Durante la fine trimestre la Federal Reserve ha attivato l’ottavo rialzo dei tassi di interesse proseguendo il processo di normalizzazione.
In tale contesto, il conseguente aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi si riflette nella compressione dei multipli dei mercati azionari. Esposti al rischio di disattese degli utili rispetto al consenso.
La tensione sul rischio sovrano dell’Italia
Oltre a riflettersi in una significativa discesa dei corsi azionari del settore bancario domestico, grava altresì sui listini dell’Eurozona. Mentre, a livello globale, sull’avversione al rischio degli investitori.
I ricavi consolidati progressivi del Gruppo Italmobiliare nel terzo trimestre 2018 registrano un incremento di 34,7 milioni di euro. (+11,7% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente).
In particolare, sulla variazione dei ricavi
Al netto dell’uscita dal perimetro del Gruppo BravoSolution (-63,0 milioni di euro), ha inciso soprattutto l’incremento dei ricavi del Gruppo Sirap. (+50,7 milioni di euro). Così come l’ingresso nel perimetro di consolidamento del Gruppo Caffè Borbone (+52,4 milioni di euro).
A livello di margine operativo lordo si registra un miglioramento di 12,0 milioni di euro
Questo dovuto principalmente all’ingresso nel perimetro di consolidamento del Gruppo Caffè Borbone (+15,4 milioni di euro). Il risultato operativo beneficia di rettifiche di valore nette positive di 3,0 milioni di euro attribuibili al Gruppo Sirap (+6,0 milioni di euro) e al Gruppo Italgen (-2,9 milioni di euro). Al netto di maggiori ammortamenti di 0,5 milioni di euro.
Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2018 ammonta a 1.351,2 milioni di euro. Quindi in diminuzione di 22,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017 (1.373,7 milioni di euro).
La variazione complessiva è stata principalmente determinata:
• dalla variazione della riserva fair value su attività classificate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI), dovuta principalmente ai titoli HeidelbergCement e Mediobanca (-119,9 milioni di euro);
• dal risultato del periodo (+21,0 milioni di euro);
• dal pagamento dei dividendi (-23,1 milioni di euro);
• dalle variazioni dell’area di consolidamento (Gruppo Caffè Borbone, +95,2 milioni di euro).
Italmobiliare S.p.A.
I ricavi del periodo, che ammontano a 44,6 milioni di euro, in aumento di 9,4 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2017 (35,2 milioni di euro), sono stati principalmente determinati da:
• interessi attivi e proventi finanziari per 16,4 milioni di euro (11,5 milioni di euro nel primo trimestre 2017), relativi essenzialmente alla variazione positiva del fair value delle opzioni su titoli azionari per 12,3 milioni di euro;
• dividendi deliberati da società controllate e altre partecipazioni per 18,7 milioni di euro (17,7 milioni di euro nell’analogo periodo del 2017);
• plusvalenze e rivalutazioni da titoli per 9,1 milioni di euro, in sensibile aumento rispetto a quanto realizzato nell’analogo periodo 2017 pari a 5,6 milioni di euro, relativi principalmente alla rivalutazione dei fondi comuni di investimento.
Per quanto riguarda le componenti negative di reddito, che ammontano a 40,9 milioni di euro ( 22,9 nel corrispondente periodo del 2017), si segnala quanto segue:
• i costi del personale si riducono di circa 4,3 milioni di euro, principalmente per l’assenza della componente variabile che aveva influito sul risultato 2017;
• gli oneri finanziari si incrementano di 21,9 milioni di euro per effetto principalmente dell’aumento delle variazioni negative di fair value dei titoli di trading (10,4 milioni di euro), di alcuni fondi di investimento (5,1 milioni di euro), nonché dei derivati (6,3 milioni di euro).
Il patrimonio netto al 30 settembre 2018, pari a 1.291,2 milioni di euro, ha evidenziato un incremento di 39,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017. La variazione complessiva è stata principalmente determinata dalla fusione di Franco Tosi S.r.l. (+154,3 milioni di euro), al netto del decremento della riserva OCI (-113,5 milioni di euro).
Al 30 settembre 2018 Italmobiliare S.p.A. detiene n. 5.685.870 azioni proprie, pari all’ 11,94% del capitale sociale.
La posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A.
Questa risulta in miglioramento di 73,5 milioni di euro. Passando così da 307,9 milioni di euro al 31 dicembre 2017 a 381,4 milioni di euro a fine settembre 2018.
Tra i principali flussi si segnala innanzitutto la fusione per incorporazione di Franco Tosi S.r.l. (+241,3 milioni di euro); poi l’aumento di capitale sociale di Sirap-Gema S.p.A. (-10,0 milioni di euro). Infine, l’investimento in Caffè Borbone S.p.A. (-143,2 milioni di euro).
Gruppo Caffè Borbone
I dati economici qui riportati si riferiscono al sub-consolidato de L’Aromatika S.r.l. e Caffè Borbone S.p.A.. Relativamente al periodo dal 3 maggio 2018 (data di acquisizione de L’Aromatika S.r.l.) al 30 settembre 2018.
L’Aromatika S.r.l.
E’ attiva nella trasformazione e distribuzione di caffè con il marchio Caffè Borbone ed è il terzo player in Italia dopo Lavazza e Nespresso. Nel segmento del caffè in capsule e cialde monodose.
Nei primi nove mesi del 2018 le vendite di caffè monoporzionato in Italia nel canale della distribuzione moderna hanno registrato una crescita del 11% a valore. Mentre del 18% a volume in unità rispetto allo stesso periodo del 2017 (dati Nielsen). Inoltre, si ritiene che anche negli altri canali di vendita il mercato del caffè monoporzionato registri tassi di crescita comparabili.
In tale contesto, nei primi nove mesi del 2018 il Gruppo Caffè Borbone ha registrato una crescita del fatturato di circa il 45%
Rispetto al medesimo periodo del 2017 con un progresso su tutti i canali di vendita, in particolare nei canali GDO e on line. Il fatturato registrato nei cinque mesi di riferimento è pari a 52,4 milioni di euro; mentre il margine operativo lordo è pari a 15,4 milioni di euro (29,5% sul fatturato).
Nei primi nove mesi del 2018
La marginalità operativa lorda de L’Aromatika S.r.l. risulta in crescita rispetto all’esercizio 2017. Per merito della riduzione del prezzo di mercato di acquisto del caffè crudo e per una minore incidenza di costi fissi. Il risultato operativo, per i cinque mesi di consolidamento ammonta a 12,0 milioni di euro (23,0% sul fatturato).
La posizione finanziaria netta
Al 30 settembre 2018 è negativa per 57,3 milioni di euro ed include il finanziamento contratto da Caffè Borbone S.p.A. ai fini dell’acquisizione de L’Aromatika S.r.l.