MILANO – “Dobbiamo affrontare sfide importanti: dopo la pandemia, l’inflazione e la guerra. Fenomeni enormi che cambiano le nostre modalità tradizionali di lavoro. Pertanto, con l’insediamento del nuovo Consiglio generale di Italgrob, comincia un quadriennio importante nel quale dovremo ridisegnare la distribuzione horeca del dopo emergenza”. A parlare è Antonio Portaccio, presidente di Italgrob, l’associazione rappresentativa della distribuzione horeca in Italia, a margine del consiglio generale insidiatosi ieri e che avvia le attività e i programmi 2022-2026.
I nuovi programmi di Italgrob
L’obiettivo è duplice: affrontare l’impatto di fenomeni globali sulla distribuzione e ‘voltare pagina’ a partire dalla percezione del ruolo dei distributori. Tra le altre cose, infatti, c’è l’esigenza di uscire dall’invisibilità che ha caratterizzato la categoria per lunghi anni.
“In tanti, a partire dal mondo della politica – spiega il presidente di Italgrob – ci dicono: non mi ero mai posto il problema di come facesse una bottiglia di acqua minerale ad arrivare sul tavolo di un ristorante. Ecco perché serve da parte di tutti un impegno comune per rendere più forte la Federazione”.
Continua Portaccio: “Serve una federazione moderna, legata ai suoi distributori, dove si possa guardare al futuro con rinnovato e reale ottimismo. Che tragga vantaggio dalla valorizzazione dei suoi associati, offrendo un proprio modello associativo.”
Portaccio aggiunge: “Impegnata nella crescita culturale dei suoi distributori, nella tutela dell’ambiente, nella sfida della digitalizzazione, e, insieme a diverse aziende dell’industria, nella responsabilità della formazione delle future generazioni. Rafforzare la federazione significa, anche, metterla in grado di orientare il processo per rilanciare tutto il comparto dei consumi fuori casa. Il sostegno alla Federazione non può mancare: servono idee, proposte, condivisione, coerenza nei progetti futuri”.
Il Consiglio generale
Il nuovo Consiglio generale, in carica fino al 2026, è composto da cinque eletti, provenienti da esperienze e soggetti diversi, a rappresentare la ricchezza e la varietà di storie e di specificità che animano la federazione. Riconfermati per il secondo mandato Gaetano Aliprandi (Consorzio Rasna) e Paola Giacchero (indipendenti), mentre sono entrati per il loro primo mandato da consiglieri nazionali Giuseppe Bovier (Consorzio Di.Al.), Giuseppe Mele (Partesa Italia), Luca De Siero (Doreca Italia).
Qui di seguito le prime dichiarazioni a caldo dei nuovi consiglieri eletti.
Luce De Siero, uno dei consiglieri appena eletti: “Dobbiamo diventare più centrali nella filiera che parte dall’industria e, attraverso i distributori, arriva agli esercenti e, dunque, ai consumatori. Il che significa anche essere più attrattivi per tutti i distributori e per gli stessi membri della federazione, capaci di interagire sempre meglio con i produttori a monte e con i pubblici esercizi a valle. Stiamo affrontando un momento di incertezza e dobbiamo sapere che dalla crisi non si esce da soli”.
Luca De Siero aggiunge: “Dovremo migliorare la nostra capacità di anticipare e prevedere i problemi che via via si presentano e diventare i primi supporter dei distributori. Mi immagino una federazione sempre più capace di dare aiuto agli imprenditori che lavorano sul campo”.
Un altro neoconsigliere, Giuseppe Bovier, sottolinea le grandi questioni del momento, di cui dovrà farsi carico Italgrob: “Oggi la criticità più importante è certamente la carenza cronica del trasporto. C’è poi la tensione sui prezzi che, in pratica, salgono un po’ ogni mese. Infine, dovremo affrontare pure la mancanza di merce: spesso non arrivano carichi già programmati da tempo. E stiamo parlando di grandi aziende multinazionali”.
Conclude Bovier: “Tutte le aziende oggi sono in grandi difficoltà. Ecco perché ancor prima di occuparsi dei grandi progetti del futuro, sarà necessario affrontare, passo dopo passo, i problemi che hanno un impatto quotidiano sulla distribuzione. C’è tanta voglia di portare alla federazione tanta innovazione”.
La consegna e la distribuzione
“Il nuovo consiglio generale di Italgrob è chiamato a dipanare la matassa dell’incertezza del mercato”, dice Giuseppe Mele, eletto per la prima volta nell’organismo. Le sfide sono chiare.
“La prima: la ripresa dell’economia con il cambio nelle modalità di consumo. Con un mercato più digitale, bisognerà capire se le abitudini diverse dei consumatori saranno temporanee o strutturali. La seconda: – quella dei trasporti – molto importante per i distributori.”
Conferma Mele: “Il valore aggiunto per i clienti è la consegna e la distribuzione. La disponibilità di mezzi e di trasportatori sarà una sfida enorme, con delivery e digitale che si aggiungono anche se per categorie di clienti diversi. Con il mondo dell’industria dobbiamo trovare punti in comune per affrontare le difficoltà della logistica. Dobbiamo compensare le inefficienze con una maggiore comunicazione tra produttori e distributori usando meglio ciò che abbiamo”.
E conclude: “Italgrob dovrà intercettare le criticità del comparto, condividere soluzioni comuni e agire sugli interlocutori istituzionali”.
La scheda sintetica di Italgrob
Italgrob, la Federazione Italiana dei Distributori Horeca, è l’unica associazione nazionale di riferimento per il settore della distribuzione nel canale Horeca – ricordiamo acronimo di Hotel, Restaurant e Café – che comprende tutto il circuito dei consumi “fuori casa”.
La Federazione, membro di Confindustria dal 2014, identificata come imprenditoria dei servizi e distribuzione del Food&Beverage, è riconosciuta a livello internazionale quale membro dell’associazione europea Cegrobb “Communauté Européenne des Associations du Commerce de Gros en Bières et autres Boissons”.
Nata nel 1992 per volontà dei consorzi dei grossisti distributori bevande italiani, persegue l’obiettivo di rappresentare la categoria e le sue istanze sia verso le istituzioni che verso altri membri della filiera produttiva, contribuendo allo stesso tempo alla crescita, alla formazione e allo sviluppo del settore. Per ulteriori informazioni cliccare qui.