MILANO – Ora ci sono anche le rilevazioni ufficiali dell’Istat, l’Istituto nazionale di statistica. Il quale ha raccolto elementi secondo i quali gli italiani sono amanti del pranzo e della colazione abbondante, anche al bar ma soprattutto a casa propria. Risultati analoghi a quelli ottenuti nel recente passato da un indagine McCafé e alla base del lancio del nuofo format di breackfast abbondante.
Stando all’annuario Istat 2013, i pasti veloci e consumati fuori casa restano ancora un tabù per le abitudini degli italiani. I dati rilevano che oltre il 60% della popolazione, sei casi su dieci, in genere pranza a casa.
Pranzo che, secondo le statistiche, costituisce ancora il pasto principale per il 67,8% della popolazione di tre anni in più. Nel complesso, gli uomini di 35-44 anni, con il 52,2%, rappresentano la quota più bassa di coloro che dichiarano di pranzare a casa.
A considerare il pranzo come il pasto principale, è la popolazione del mezzogiorno con il 76,9%, con il centro al 63,4% e il nord al 63,8%.
Anche nel 2013 rimane stabile la quota di persone che al mattino ha l’abitudine di fare una colazione che può essere definita adeguata, e cioè non solo limitata al caffè o al tè, ma nella quale vengono assunti alimenti più ricchi e nutrienti sia al bar sia soprattutto a casa.
Tale quota è pari al 79,7% della popolazione di 3 anni e più. Questo comportamento salutare è una consuetudine più femminile. Si attestano sull’82,6% contro il 76,7% degli uomini, ma anche molto diffusa tra i bambini da 3 a 10 anni con circa il 93%.
Sono più attenti ad adottare questa sana abitudine i residenti nell’Italia centrale, 82,5%, e nel settentrione, 81,2%. Nel mezzogiorno la percentuale scende al 76,2%.