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lunedì 04 Novembre 2024
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Iran: il Paese aspirante potenza atomica nel baratro del fallimento dice no al caffè

Per provare a salvarsi Teheran vieta l’import di 75 beni di lusso tra i quali c’è anche il caffè. Eppure è uno dei grandi produttori di petrolio…

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MILANO – Le autorità dell’Iran hanno vietato ieri l’importazione di 75 beni di «lusso», come auto straniere e laptop, per risparmiare valuta pregiata in un momento in cui il rial è in forte crisi e l’economia del Paese è sotto pressione per le sanzioni imposte dall’Occidente contro i settori bancario e petrolifero.

Il divieto, ha spiegato il giornale ‘Iran’, riguarda prodotti quali orologi; cellulari fino al caffè e la carta igienica; che non potranno più essere acquistati all’estero.

Hamid Reza Safdel, capo dell’Agenzia statale per la promozione del commercio, ha annunciato che il divieto è entrato in vigore ieri.

Un funzionario del ministero del Commercio iraniano, Sasan Khodaei, ha comunque precisato che il divieto di importare laptop e cellulari sarà revocato a breve in quanto nel Paese non ne vengono prodotti.

Secondo il giornale, il provvedimento comporterà un risparmio annuale di 4 miliardi di dollari.

I critici sostengono, tuttavia, che si alimenterà il mercato nero e che questi prodotti finiranno per essere contrabbandati dai Paesi confinanti.

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