domenica 22 Dicembre 2024
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Inside the grinder: ecco il nuovo macinacaffè Pietro

Dal tappo con chiusura ermetica che permette l’inserimento dei chicchi di caffè è già possibile apprezzare la solidità dei materiali completamente food-safe. La capiente campana, che può ospitare fino a 60 grammi di prodotto, si collega direttamente alla camera di macinatura sottostante guidando i chicchi nella giusta direzione

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MILANO – Sempre più aziende si stanno lanciando nella sfida dei macinacaffè manuali, in poche però possono farlo con il know-how ereditato da una realtà internazionale leader del settore come Pietro Grinders. L’azienda sorella di Fiorenzato srl, infatti, entra in questo mercato con il suo Pietro, presentato in anteprima durante il MICE di Melbourne e consacrato definitivamente durante il New York Coffee Festival e i molti appuntamenti successivi in giro per il mondo.

Il macinacaffè Pietro

Una rivoluzione verticale, per citarne il payoff, percepibile in tutto il prodotto, da cima a fondo.

Dal tappo con chiusura ermetica che permette l’inserimento dei chicchi di caffè è già possibile apprezzare la solidità dei materiali completamente food-safe. La capiente campana, che può ospitare fino a 60 grammi di prodotto, si collega direttamente alla camera di macinatura sottostante guidando i chicchi nella giusta direzione.

Al suo interno sono alloggiate due macine piane verticali, vera rivoluzione di questo prodotto che si allontana dalla più comune macina conica e lancia una sfida al settore: 58 mm di diametro, acciaio Bohler M340 e prodotte internamente in Fiorenzato, garanzia di performance e durabilità.

Pietro Grinders studia per il suo primo prodotto due diversi burrs-set: le macine Multipurpose per una macinatura versatile, dall’espresso al filtro e le Pro Brewing disegnate invece in modo specifico per ottenere il massimo per questo tipo di estrazione.
L’accesso alle macine per la normale manutenzione, per il cambio o per la pulizia è molto facile ed effettuabile con una semplice pressione e rotazione.

Anche la gestione della distanza tra le due è semplice ed intuitiva grazie alla ghiera stepless numerata posteriore.

Una volta macinato il caffè, con garanzia di omogeneità nella granulometria, la polvere viene conservata in un serbatoio con chiusura magnetica in cui tutti gli aromi vengono custoditi in modo ottimale. A completare questo prodotto troviamo un tappetino antiscivolo che permette la stabilizzazione del macinino durante la macinatura.

Pietro Grinders ha riservato una particolare attenzione anche al design che mette al primo posto l’ergonomia. Riesce in questo intento con linee pulite che danno solidità al progetto e lo rendono funzionale, come l’innovativa leva a scomparsa laterale richiudibile per una praticità ai massimi livelli.

Il prodotto è stato disegnato dallo studio V12 Design di Milano, già mente dietro al restyling del logo Fiorenzato presentato nel 2022.

La palette colori

Un’altra chicca molto apprezzata durante le presentazioni di Pietro è stata la palette colori: l’azienda ha infatti presentato 12 tonalità e aperto un sondaggio online per scegliere, tra le più votate, quale inserire nella gamma ufficiale. Il risultato sono 6 colori tra cui scegliere: Pure Silver, Deep Black, Artic White, Forest Green, Pastel Blue e Dusty Pink.

L’accoglienza di questo nuovo prodotto è stata ottima sin dalla prima apparizione e si è confermata tale anche grazie ai contenuti esplicativi postati dall’azienda. Un macinacaffè manuale davvero diverso che vuole portare una rivoluzione nel settore ed alzare l’asticella delle performance e del design.

I preordini sono aperti sul sito pietrogrinders.com e sarà possibile provarlo a Sigep Rimini dal 21 al 25 gennaio allo stand 188 della Hall D1.

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