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sabato 02 Novembre 2024
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Inizio settimana al ribasso per i mercati del caffè

In flessione sia New York che Londra, mentre i dollaro si rafforza ancora e il real tocca nuovi minimi. Futures sullo zucchero grezzo ai livelli più bassi degli ultimi sei anni e mezzo

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Inizio settimana nuovamente al ribasso per i mercati del caffè. Il contratto principale della borsa newyorchese ha chiuso lunedì in calo di 135 punti a 123,95 cents per libbra, riavvicinandosi ai minimi toccati agli inizi della settimana scorsa.

Il sentiment rimane debole, anche per effetto dell’ulteriore deprezzarsi del real (la moneta brasiliana), ai minimi degli ultimi 12 anni.

Ma il clima di apatia attraversa in realtà l’interno comparto delle commodity. L’indice CRB commodities di Thomson Reuters ha perso il 12% quest’anno toccando venerdì i minimi degli ultimi sei anni. Le quotazioni del petrolio sono le più basse degli ultimi quattro mesi.

Una situazione cui hanno in parte contribuito i nuovi rialzi del dollaro, sull’onda dei risultati lievemente superiori alle attese giunti dagli Usa per quanto riguarda le statistiche sul reddito pro capite. Sullo sfondo rimane tuttavia la generale preoccupazione per la tenuta della crescita mondiale, a fronte soprattutto dei deludenti dati macro della Cina.

Tornando al caffè, gli ultimi bollettini meteo dal Brasile prevedono tempo prevalentemente sereno nelle aree di produzione per le prossime due settimane.

“L’intera prima metà di agosto sarà caratterizzata da condizioni di tempo secco, con temperature al di sopra della media in tutta la cintura del caffè” sostengono gli ultimi aggiornamenti di Somar Meteorologia.

“Tra l’8 e il 12 agosto saranno possibili leggere precipitazioni nella Zona da Mata e nell’Espírito Santo, che non intralceranno comunque le operazioni di raccolta”.

L’assenza di piogge favorirà anche il ciclo vegetativo degli arbusti, che necessitano di un lungo periodo di siccità prima della stagione della fioritura.

Il Consiglio Nazionale del Caffè, massimo organo rappresentativo dei produttori brasiliani, osserva intanto nel suo più recente report come i chicchi del nuovo raccolto presentino dimensioni mediamente più piccole, in ragione del minor sviluppo dovuto alla siccità primaverile (settembre-ottobre) ed estiva (dicembre-febbraio).

I chicchi di crivello 17 o superiore rappresenterebbero appena il 15% del caffè raccolto, contro il 30% o più costituente la media nelle annate normali, secondo dati pervenuti a Cnc dalle cooperative delle aree di produzione.

Cepea, il Centro di studi avanzati in economia applicata dell’Università di San Paolo, dà intanto per concluso il raccolto di conillon, mentre quello di arabica sarebbe completato per circa il 50%.

Le operazioni sarebbero ormai ultimate in Espírito Santo e Rondônia. Sul fronte degli arabica, Sul de Minas e Cerrado Mineiro sono nella media, Zona da Mata (Minas Gerais), Garça e Noreste (San Paolo) leggermente avanti (60%) e Mogiana (San Paolo) in parziale ritardo (40%).

Ribassi pure sulla borsa londinese. Dopo la chiusura del contratto per scadenza luglio, che aveva evidenziato un fortissimo squeeze speculativo, settembre, ora front month, ha perso lo 0,7% terminando a 1.627 dollari per tonnellata, dopo aver toccato un intraday di 1.621 dollari, minimo degli ultimi due mesi.

Prezzi in picchiata anche per i futures sullo zucchero grezzo, ai minimi degli ultimi sei anni e mezzo.

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