giovedì 17 Ottobre 2024

Ing. Napoli & C. Industrie Riunite srl con Regina Ls, la prima macchina per espresso a leva semiautomatica al mondo

L'ingegner Napoli: “Abbiamo sempre creduto nella macchina a leva perché i risultati sul campo dimostrano che l’estrazione dell’espresso con questo sistema è nettamente superiore rispetto a una macchina dotata di pompa volumetrica. Tuttavia la bassa produttività di queste macchine ne limitava fortemente l’utilizzo, specialmente nei locali alto-vendenti. Negli ultimi anni diversi fattori hanno contribuito a contrarre ulteriormente la produzione delle macchine a leva quali l’endemica mancanza di personale che affligge il settore, perché si è alla ricerca di sistemi che velocizzino il lavoro anche a scapito della qualità della bevanda, la mancanza di spazio e i maggiori costi energetici, in quanto la taglia minima di una macchina a leva in un bar è tre gruppi anche laddove i volumi di lavoro richiederebbero una macchina a due gruppi. Con il mio team, tecnici ed esperti di caffè di grande talento che desidero ringraziare per il lavoro fin qui svolto, abbiamo pensato ad una soluzione che in maniera discreta ed elegante, senza stravolgere il sistema a leva, ne risolvesse le maggiori criticità. Un paletto che però fin da subito abbiamo fissato era che REGINA doveva rimanere quella che è, un’elegante e raffinata macchina a leva"

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POTENZA – L’ingegner Angelo Napoli, ceo del Gruppo Ing. Napoli & C., attraverso una nota dettagliata inviata alla stampa, comunica che è stato depositato il brevetto per la produzione del nuovo sistema di controllo che trasforma la macchina a leva in una macchina a leva semiautomatica.

Per comprendere fino in fondo le caratteristiche innovative di questo sistema firmato Ing. Napoli è necessario illustrare prima di tutto come lavora il gruppo a leva di una macchina per caffè espresso e quali sono i punti di debolezza di questi apparecchi esistenti sul mercato ormai da tempo e tuttora in uso su molte macchine da caffè prodotte nel Mondo.

CIMBALI M2

A differenza di una moderna macchina per caffè espresso automatica o semi-automatica, che utilizza una elettropompa volumetrica a pressione costante per l’estrazione della bevanda, il sistema a leva presenta il vantaggio di estrarre il caffè espresso somministrando all’acqua calda una pressione variabile da 14 bar fino a zero, sfruttando perciò il caffè nel modo ideale cioè con la massima pressione nelle fasi in cui la polvere di caffè è ancora ricca di sostanze solubili che determineranno le caratteristiche sensoriali della bevanda e con la pressione minima nelle fasi finali con la polvere ormai esausta. Avviene perciò il cosiddetto “taglio della coda”.

Un dettaglio della macchina (immagine concessa)

Il punto di debolezza principale del gruppo a leva è la bassa produttività, ovvero i tempi lunghi di utilizzo tra un caffè ed il successivo: la fase di distensione completa della molla richiede infatti dei tempi superiori a quelli di estrazione di un caffè espresso.

È necessario cioè attendere del tempo senza poter utilizzare il gruppo per consentire l’esaurimento della pressione generata dalla molla interna ed evitare, tentando di sganciare dalla base del gruppo la coppa portafiltro contenente il caffè ormai esausto, la fuoriuscita violenta di acqua calda mista a polvere di caffè.

Questo aspetto negativo del gruppo a leva limita grandemente l’utilizzo delle macchine dotate di questo sistema.

Il sistema REGINA LS risolve in maniera definitiva questo aspetto negativo delle macchine per caffè espresso a leva, esso infatti consente all’operatore di interrompere l’erogazione dell’acqua in pressione dal gruppo a leva in qualsiasi momento aumentandone perciò notevolmente la produttività e la sicurezza.

L’ingegner Napoli intervistato riferisce:

“Abbiamo sempre creduto nella macchina a leva perché i risultati sul campo dimostrano che l’estrazione dell’espresso con questo sistema è nettamente superiore rispetto a una macchina dotata di pompa volumetrica. Tuttavia la bassa produttività di queste macchine ne limitava fortemente l’utilizzo, specialmente nei locali alto-vendenti.

Negli ultimi anni diversi fattori hanno contribuito a contrarre ulteriormente la produzione delle macchine a leva quali l’endemica mancanza di personale che affligge il settore, perché si è alla ricerca di sistemi che velocizzino il lavoro anche a scapito della qualità della bevanda, la mancanza di spazio e i maggiori costi energetici, in quanto la taglia minima di una macchina a leva in un bar è tre gruppi anche laddove i volumi di lavoro richiederebbero una macchina a due gruppi.

Con il mio team, tecnici ed esperti di caffè di grande talento che desidero ringraziare per il lavoro fin qui svolto, abbiamo pensato ad una soluzione che in maniera discreta ed elegante, senza stravolgere il sistema a leva, ne risolvesse le maggiori criticità. Un paletto che però fin da subito abbiamo fissato era che REGINA doveva rimanere quella che è, un’elegante e raffinata macchina a leva.

REGINA LS perciò si presenta come la sua sorella tradizionale, l’unica differenza visibile è un pulsante in acciaio inserito sulla calotta di protezione del gruppo, racchiuso in una corona dorata.

L’operatore svolge tutte le operazioni normali di una macchina a leva, dal flusso a vuoto al carico della molla. In fase di estrazione, agendo sul pulsante al centro della calotta copri-gruppo, interrompe la fuoriuscita di caffè dal gruppo scaricandone contemporaneamente la pressione. Da quell’istante il gruppo può essere riutilizzato per una nuova estrazione, proprio come una moderna macchina semiautomatica con pompa volumetrica. Crediamo che questo sistema costituirà il nuovo standard delle macchine a leva”.

CIMBALI M2

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