MILANO – Per tenere il polso sulla salute degli esercizi pubblici, un dato da considerare è di sicuro l’andamento dei prezzi. Un fattore che oscilla e dà un’indicazione piuttosto significativa in relazione ad altri fenomeni come quello dell’inflazione.
Che cosa ci dicono quindi i listini indicati nei numerosi locali e ristoranti in Italia? La risposta sta nell’analisi condivisa da Fipe – Federazione italiana pubblici esercizi – e portata avanti dall’Istat. Riportiamo la notizia dal sito della Federazione.
Inflazione: i listini in moderata crescita
Questo il commento di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, rispetto ai dati relativi all’inflazione nel mese di giugno rilasciati la mattina del primo luglio dall’Istat.
“I prezzi di bar e ristoranti mantengono un profilo di vivacità, se visti in relazione alla dinamica generale, ma senza particolari condizionamenti dovuti ad effetti di carattere stagionale”.
“A giugno si registra una variazione tendenziale dell’1,3%. Quindi mezzo punto al di sopra dell’inflazione generale. Con una funzione di calmieramento della più vivace dinamica delle strutture ricettive che per alcune componenti è andata oltre i due punti percentuali.”
Sembra quasi di poter mantenere un minimo di ottimismo di fronte a un dato che registra, se non altro, una timida scalata verso l’alto. Una novità rispetto al clima di crisi generale che ha colpito il settore dei pubblici esercizi.