MILANO – L’Indonesia consolida il suo ruolo di quarto produttore mondiale e secondo produttore del continente asiatico, ma i raccolti rimangono al di sotto del suo potenziale produttivo. Questa la lettura che potremmo dare dei dati contenuti nel nuovo report diffuso dal servizio estero del dipartimento Usa dell’agricoltura (Usda).
La produzione crescerà infatti del 7% nel 2022/23 (aprile-marzo). Ma le rese unitarie rimarranno basse e l’efficienza organizzativa e produttiva inferiori rispetto ad altri paesi leader, come il Brasile e il Vietnam.
La produzione risalirà a 11,35 milioni di sacchi, dai 10,58 del 2021/22. L’annata sarà positiva per entrambe le tipologie.
Il raccolto di robusta segnerà infatti un incremento di 700 mila sacchi raggiungendo i 10 milioni di sacchi.
Quello di arabica aumenterà del 5% attestandosi a 1,35 milioni. Influiranno positivamente i fattori ciclici, il buon andamento climatico, ma anche i maggiori investimenti in input e cure agricole resi possibili dalla ripresa dei prezzi.
L’area coltivata (arabica+robusta) rimarrà stabile a circa 1,2 milioni di ettari
La coltura degli arabica si concentra nel nord dell’isola di Sumatra, nonché in alcune aree montuose dell’isola di Giava. Quella dei robusta soprattutto nel sud Sumatra.
L’isola di Sumatra contribuisce per oltre il 60% alla produzione nazionale; Giava per il 15% circa. La parte rimanente arriva principalmente dalle isole di Nusa Tenggara e Sulawesi.
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