MILANO – Piantagioni a rischio invecchiamento in Indonesia. A lanciare l’allarmeè l’Istituto indonesiano per le ricerche nel settore del caffè e del cacao(Iccrc).
Con una produzione stimata di 11,25 milioni di sacchi nell’annata caffearia 2012/13 (dati Ico), l’Indonesia è il terzo produttore mondiale. Alle spalle quindi del Brasile e del Vietnam. Mentre nettamente davanti alla Colombia.
Iccrc: come interpretare i dati
“Ma dietro a queste cifre c’è un problema che incombe sul settore come una bomba a orologeria. – si legge in un comunicato dell’Istituto – Una parte consistente delle piantagioni ha oltre vent’anni e molte superano ormai i trent’anni di vita”.
Se questo problema non verrà affrontato tempestivamente – continua il comunicato – l’Indonesia potrebbe trasformarsi un giorno da esportatore a importatore netto di caffè.
Lo scenario non appare imminente
Dal momento che i consumi interni, ancorché in crescita, sono pari attualmente ad appena 3,667 milioni di sacchi.
È vero però che il rinnovo colturale andrebbe accelerato. Inoltre, l’espansione delle superfici coltivate a caffè è stata, l’anno scorso, insignificante (appena lo 0,2% secondo dati governativi).
Iccrc lancia l’allarme per la redditività
Ma soprattutto, l’invecchiamento degli arbusti e il conseguente abbassamento delle rese rischia, a lungo termine, di compromettere la redditività di molti produttori.
Per questo – conclude l’ Iccrc – va promossa la cooperazione tra governo, settore privato, imprese e produttori. Soggetti che rivestono tutti un ruolo importante nella filiera caffearia.