MILANO – Bilancio positivo a metà per l’export indiano di caffè nei primi 11 mesi dell’anno solare. Secondo i dati diffusi in questi giorni dal Coffee Board of India – aggiornati alla data del 21 novembre – l’export di robusta ha subito un calo del 17% scendendo a 127 mila tonn contro le 154 mila del pari periodo dell’anno scorso.
In forte ripresa, in compenso, gli imbarchi di arabica, che crescono del 40% raggiungendo le 57.495 tonn. L’incremento più sensibile riguarda tuttavia le vendite all’estero di solubile, che aumentano dell’88% salendo a 43.450 tonn.
A valore, l’export cresce del 5,4% per un totale di 588,3 milioni di euro. Il prezzo medio di esportazione per tonnellata risulta in crescita del 9,9%.
L’Italia rimane di gran lunga la principale destinazione del caffè indiano, con 64.833 tonn esportate verso il nostro paese. Nettamente distanziati gli altri paesi, a cominciare dalla Germania (28.538 tonn), la Russia (19.434 tonn) e la Turchia (13.413 tonn).
I vertici del Coffee Board lamentano la forte volatilità registrata sin qui dai prezzi, che ha complicato l’attività degli esportatori. La produzione indiana è stimata ufficialmente in 344 mila tonn. La raccolta è già iniziata in alcuni stati.