MILANO – Sfuma la prospettiva di un nuovo raccolto da record in India. Nella sua più recente stima (post monsone), il Coffee Board ha ridimensionato le previsioni ottimistiche della scorsa estate. L’organismo governativo indica ora per il 2013/14 il dato di 311.500 tonn, oltre il 10% in meno rispetto a quanto indicato a luglio (stima posto fioritura).
Una revisione ampiamente attesa, che riflette l’andamento meteo sfavorevole che ha caratterizzato i mesi primaverili ed estivi, con un lungo periodo di siccità seguito da un monsone particolarmente aggressivo.
La produzione di arabica e robusta è stimata rispettivamente in 102.000 tonn e 209.500 tonn, ossia il 8,1% e l’11,2% in meno rispetto a quanto indicato in precedenza.
Le operazioni di raccolta degli arabica sono ormai prossime alla conclusione. Quelle dei robusta sono in pieno corso e termineranno entro marzo.
Ricordiamo che il raccolto 2012/13 è stato complessivamente pari a 318.200 tonn, di cui 98.600 di arabica e 219.600 di robusta.
Come è possibile vedere dalla tabella (cliccare per ingrandire), la correzione al ribasso più pesante (-12,61%) si ha nel Karnataka, stato che produce circa il 70% del raccolto indiano.
Riviste in negativo le previsioni per tutte e tre i distretti.
Il report del Coffee Board sottolinea i danni arrecati dalle precipitazioni battenti portate dai monsoni.
In alcune aree è piovuto senza sosta per oltre 60 giorni. Ciò ha causato la defoliazione degli arbusti e la caduta delle drupe; la forte umidità ha favorito il proliferare di parassiti e funghi.
Le piogge monsoniche hanno contribuito, in compenso, ad arrestare il diffondersi del verme del fusto (Xylotrechus quadripes” o “Coffee white stemborer” in inglese), favorito dai precedenti mesi di siccità.
La stima produttiva riveduta e corretta per il massimo stato produttore indiano è ora di 217.700 tonn di cui 78.530 di arabica e 139.170 di robusta, in calo complessivamente del 5,44% rispetto al 2012/13.
Più contenuti i danni riportati dalle colture nello stato di Kerala, dove si registra un ridimensionamento del 4,64% rispetto alla stima post fioritura.
Il raccolto è stimato attualmente in 67.275 tonn, di cui 65.275 di robusta, comunque in crescita dell’1,67% sull’annata precedente.
Riviste marginalmente al ribasso anche le stime per il Tamil Nadu e le aree non tradizionali, la cui produzione rimane comunque superiore a quello del 2012/13.
L’export indiano è cresciuto del 3% nel corso dell’anno solare 2013 raggiungendo le 313.128 tonn.
Così i dati provvisori diffusi la scorsa settimana, sempre dal Coffee Board.
A valore si osserva invece una flessione del 7,55% rispetto al 2012, a 837,14 milioni di dollari, determinata dal calo dei prezzi.
L’Italia si conferma il principale mercato indiano, con quasi un quarto dei volumi complessivamente esportati.
Gli imbarchi a destinazione del nostro paese sono stati pari nel 2013 a 77.041 tonn di caffè (24,6% del totale).
Alle spalle dell’Italia, la Germania (30.571 tonn), la Russia (20.703 tonn) e il Belgio (17.431 tonn).
I massimi esportatori indiani sono risultati CCL Products Ltd, Allanasons Limited, NKG Jayanti Coffee Pvt Ltd, Nestle India Ltd and Tata Coffee Ltd.