MILANO – Amalgamated Coffee Bean Trading Company (ACBTC), la holding che controlla Café Coffee Day, punta a raccogliere tra i 12 e i 15 miliardi di rupie (150-190 milioni di euro) mettendo sul mercato tra il 20-25% delle azioni della società.
A dare la notizia, la stampa economica indiana, che cita fonti bene informate. Il collocamento avverrebbe attraverso un’Ipo. I termini essenziali sarebbero ormai definiti. Secondo le stesse fonti, ACBTC finalizzerà questa settimana la bozza di prospetto assieme a Morgan Stanley, Citigroup e Kotak Mahindra Capital Company.
Ulteriori indiscrezioni indicano come probabile la soluzione dell’OPVS, con un mix di vendita di titoli già emessi e di azioni di nuova emissione.
Bocche cucite da parte dei diretti interessati. VG Siddhartha – fondatore di ACBTC, che detiene (assieme ai familiari) il 70% del pacchetto (un ulteriore 20% è controllato dai fondi di equity KKR, Stanchart PE and New Silk Route) – declina ogni commento sugli sviluppi.
A detta di banche e analisti, il timing per l’operazione sarebbe perfetto. I mercati finanziari sono in espansione e i consumi indiani in crescita, grazie all’espandersi del ceto medio: secondo le proiezioni più recenti, le persone con un reddito compreso tra i 10 e i 100 dollari al giorno saranno circa 200 milioni entro il 2020, contro 50 milioni l’anno scorso. Café Coffee Day è il dominatore incontrastato del mercato indiano delle caffetterie a marchio, dall’alto dei suoi 1.650 locali, presenti in tutti i 29 stati dell’Unione: il triplo dei suoi tre principali concorrenti messi assieme, tra i quali spicca Barista, ceduta la scorsa estate da Lavazza agli indiani di Carnation Hospitality.
I commentatori indicano inoltre il precedente di Jubilant Foodworks – master franchisor indiano di Domino’s Pizza e Dunkin’ Donuts – il cui valore di mercato è cresciuto di nove volte da quando il titolo è stato quotato nel 2010.
I più prudenti avvertono, però, che il ritmo di espansione della catena potrebbe non essere altrettanto rapido al di fuori delle metropoli e che i grandi competitor globali (a cominciare da Starbucks e Dunkin’) faranno sentire tutto il loro peso nei prossimi anni.
Amalgamated Bean Coffee Trading Company è il massimo esportatore di verde indiano. La società, che ha sede a Chikmagalur (Karnataka), si contraddistingue per un approccio integrato di mercato, che abbraccia l’intera filiera produttiva: dalla coltivazione del caffè alla somministrazione della bevanda.
Il gruppo detiene partecipazioni anche in aziende del settore finanziario, della logistica, dell’immobiliare e dell’informatica, oltre a possedere un resort di lusso a Chikmagalur.
Con le sue 9 divisioni aziendali, Café Coffee Day (CCD) opera, oltre che nel comparto caffetteria, in quelli del vending, della torrefazione, dei chioschi e delle macchine da caffè.