Il sito web Orgoglionerd ha pubblicato una singolare inchiesta, con assaggi, sulle bevande in lattina in Giappone. Ve la proponiamo.
di SILVIO SHIRUZ MAZZITELLI*
“Ho visto cose che voi umani non potete immaginare”. Partiamo subito in quarta con il narrarvi di cose che per chi effettivamente non ha mai visitato il Giappone sono difficili da immaginare e, credeteci, la
vostra mente non sarà più la stessa dopo aver ammirato alle luci sgargianti dei distributori automatici giapponesi. Perché, vedete, se non le conoscete non potrete mai immaginarvi le meraviglie (o gli orrori) contenute all’interno; abituati alle tristi macchinette presenti negli uffici, nelle stazioni o nelle università italiane, sempre con le solite quattro monotone bevande, non c’è modo di immaginarsi la varietà presente sul suolo nipponico.
COCA In Italia, ad esempio, sotto marchio Coca Cola esistono solo Coca Cola, Fanta e Sprite con le relative (poche) varianti… Ma avete mai sentito parlare della Fanta Melon Soda o della leggendaria Fanta White? Vi assicuriamo che esistono.
I distributori automatici giapponesi sono ovunque: se in Giappone non troverete un cestino per l’immondizia manco a pagarlo, invece troverete ad ogni angolo, anche nel più dimenticato, una macchinetta piena di bibite di ogni tipo, sia calde che fredde.
Vista infatti la quasi non esistenza di bar e gli alti costi del caffè come lo intendiamo noi, troveremo caffè, caffè latte e anche tè vari (compreso tè con latte) in ogni distributore e, ovviamente, in lattina.
COCOA Fra questi va ricordata la bevanda chiamata Cocoa, che, in pratica, altro non è che latte al cacao; è disponibile sia calda che fredda ed il suo gusto riporta all’infanzia, essendo molto simile a quello del latte col Nesquik.
Altra bevanda molto famosa in Giappone è la Calpis, una bevanda ricca di calcio e fatta con il latte in polvere. Onestamente non è da consigliare perché il sapore è un mix violento di latte e bevanda gassata dolciastra con un pizzico di sapore acidulo simile a quello dello yogurt bianco.
ICEBERG In ogni caso, tranquilli: se vi sembra strana è solo la punta dell’iceberg. Fra le tante cose golose che si possono trovare un succo di pesca molto differente da quello a cui siamo abituati noi (ma altrettanto buono) o il latte alla fragola, che molti fan di manga e anime conosceranno (Gintoki Sakata docet); anche se l’accostamento sembra strano il sapore dolce è buono e rinfrescante allo stesso tempo.
DISSETANTI Esistono poi miriadi di versioni diverse di bevande stile Gatorade in vari gusti, ma tutti e funzionali a dissetare un atleta o semplicemente chi è colpito dal caldo infernale dell’estate giapponese.
Per gli amanti di manga e anime ci sono poi bevande a loro dedicate: In realtà la differenza non sta nel gusto ma nel fatto che sulla lattina o sulla bottiglia sono impressi famosi personaggi dell’animazione giapponese. Volete mettere la soddisfazione di bere, invece della solita Coca Cola, la mitica Frankie Cola?
CAFFE’ Oppure, invece di un normale espresso, il caffè freddo di Jojo (no, berlo non vi darà poteri Stand, ci abbiamo già provato)? Ma non è tutto oro quello che luccica.
Infatti fra le tante bevande che abbiamo avuto modo di assaggiare ne esistono infatti alcune molto pericolose. E’ stata creata una scala simile a quella Mercalli per capire il grado di rischio che si corre assaggiando certi liquidi misteriosi. La scala va da 1 a 5 e ogni livello ha un suo nome: si va dal livello 1 ovvero uova marce (il rischio di avvelenamento è basso al 5, che vuol dire vedere la morte in faccia e una sicura perdita quasi permanente del senso del gusto.
FANTA WHITE Prima vi abbiamo parlato della Fanta White. La Fanta White fu trovata dal sottoscritto confinata solamente in una macchinetta sperduta nella zona di Kamakura, dove esiste la statua del grande Buddha, probabilmente ce l’aveva sigillata lui per evitare che il male si diffondesse. Sfortunatamente avevamo con noi i 100 yen spezza sigillo e incoscientemente la liberammo.
LATTINA Premessa: la lattina è muccata, potete già immaginarvi cosa può essere…lo avete immaginato? Bene, perché non potete neanche lontanamente capire la sensazione provata nell’assaggiarla. Il modo migliore per descriverla è galatine sciolte dentro una bibita gasata. Non aggiungiamo altro se non che raggiunge il livello 3, equivalente allo Slurm. Altre bevande orripilanti coinvolgono la soda di tutti i tipi. La soda giapponese sa di Big Babol, gusto classico, sciolto e frizzante.
No non importa se vi piacciano le Big Babol o meno, è comunque disgustoso. Maledetto il giorno in cui assaggiai la soda all’anguria! Invece di dissetarmi mi provocò un disgustoso senso di dolciastro, richiamando un misto fra sciroppo per la tosse, Big Babol andate a male e salamoia. Livello 4, conosciuto anche come “l’Uomo del Monte ha detto NO”.
MAIS Infine arriviamo al disgusto supremo, qualcosa che non può essere stato concepito da mente umana ma deve provenire dalle profondità dell’Hel nordico, probabilmente la bevanda che, una volta diffusa, scatenerà il Ragnarok. Nonostante l’immagine della lattina sia abbastanza chiara, una mente razionale non può concepire una cosa tanto disgustosa e per questo la si assaggia, così come ha fatto il sottoscritto.
Sulla lattina sono disegnati dei chicchi di mais: nella penombra della macchinetta da cui l’ho presa stentavamo a credere ai nostri occhi e con un guizzo di coraggio decisi di assaggiarla. Il disgusto non si può descrivere né scrivendolo e né a parole: quel liquido generato da chissà quale creatura lovecraftiana era brodo di mais caldo, con dentro chicchi di mais.
INGANNO L’inganno peggiore è che la lattina veniva camuffata fra una di caffè e una di tè proprio lì a fianco. In tutta la nostra esistenza mai bevanda più orribile fu assaggiata, l’orrore ancora ci fa svegliare urlando nel cuore della notte. Questa bevanda al mais raggiunge indubbiamente il livello 5 della scala, equivalente a bere un frullato di broccoli e cavolfiori durante una serata passata a guardare Dragon Ball Evolution ed Eragon, e pertanto viene incoronata “Regina del disgusto”.
Fortuna che ci possiamo consolare con il mitico succo di frutta con la cannuccia in stile merenda, come quello che le mamme ci davano da piccoli, al gusto cioccolato bianco; sì, in pratica è cioccolato bianco liquido. E allora ci si rende conto che a volte qualcosa di miracoloso esiste, così da sventare le minacce del male incarnato nel mais.
Alla prossima bevuta, se il suddetto redattore sopravvive ai vari assaggi di nuove bevande misteriose.