domenica 22 Dicembre 2024
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Incentivi ai locali sulla riduzione della plastica: ecco le misure per i filtri dell’acqua

Per usufruire della misura, il beneficiario dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili inviando la richiesta telematicamente tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo

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ROMA – Gli obiettivi europei di riduzione della plastica negli imballaggi coinvolgono attivamente anche le imprese – tra cui i pubblici esercizi – chiamate ad adottare con rapidità alternative più sostenibili, considerato che secondo il documento per la consultazione della nuova “Strategia nazionale per l’economia circolare” del MiTE (cfr. news Fipe), l’Italia è la seconda consumatrice di plastica in Europa con una domanda pari, nel 2019, al 13,8% del totale e relativa prevalentemente al packaging.

Incentivi: ecco in estrema sintesi tra le misure volte a stimolare la riduzione del consumo della plastica da parte delle imprese, si segnala:

– la legge di bilancio per l’anno 2021 (art. 1, commi 1087 e 1089, L. n. 178/2020) prevede il riconoscimento di un credito d’imposta (c.d. bonus acqua potabile, cfr. news Fipe) in misura pari al 50% delle spese sostenute dal 1.01.2021 al 31.12.2022 per l’acquisto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare di acqua destinata al consumo umano.

In particolare, per usufruire della misura, il beneficiario dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese ammissibili

Inviando la richiesta telematicamente tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo;

– il D.Lgs n. 196/2021 di attuazione della Direttiva c.d. “SUP” e volto a ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica monouso sull’ambiente, prevede il riconoscimento di un credito d’imposta a vantaggio delle imprese che acquistano e utilizzano prodotti della tipologia di quelli elencati nell’Allegato “Parte A” (tra cui: tazze per bevande, inclusi i relativi tappi e coperchi, contenitori per alimenti con determinate caratteristiche e bicchieri di plastica monouso) e “Parte B” (tra cui: posate, piatti, cannucce, contenitori per alimenti in polistirene espanso, tazze per bevande in polistirene espanso, ecc.) riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile o compostabile. Il credito d’imposta è riconosciuto nel limite massimo di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, nella misura del 20% delle spese sostenute e fino all’importo massimo annuale di 10.000 euro per ogni beneficiario. Sarà un Decreto del MiTE di concerto con il MEF (da adottare entro il 15 marzo 2022) a stabilire i criteri e le modalità di attuazione della misura, fermo restando che dovranno essere previsti criteri di priorità in ordine all’acquisto di prodotti monouso destinati a entrare in contatto con gli alimenti;

– il D.L. “Governance PNRR e Semplificazioni” n. 77/2021 (art. 35, comma 1, lett. i bis) tra le altre cose, prevede il riconoscimento di incentivi economici agli esercenti che adottano i prescritti sistemi di restituzione con cauzione per gli imballaggi in plastica, in vetro e in metallo utilizzati per acqua e per altre bevande. Sarà anche qui un Decreto del MiTE a definire i termini e le modalità di presentazione delle istanze per accedere agli incentivi previa consultazione delle Associazioni di categoria (delle imprese) maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

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