BELLUNO – «Qui il caffè ha una vitamina in più: quella della dignità». Così si è espresso Don Luigi Ciotti, assaggiando l’espresso servito dal bar “L’insolita Storia” di Belluno. Come riferisce il giornale bellunese L’Amico del Popolo, le due titolari, Romana Serra e Giuliana D’Alberto, hanno combattuto e vinto una lunga battaglia contro le slot machine, ereditate dalla precedente gestione del locale.
E sabato scorso hanno ricevuto la visita del fondatore dell’associazione Libera, uomo simbolo di grandi battaglie civili. Don Luigi Ciotti si trovava nel capoluogo per partecipare al convegno “Una rete contro l’illegalità” – invitato da Coordinamento SlotMob Belluno, Libera Belluno e Scuole in rete.
Don Ciotti ha colto l’occasione per esprimere tutta la sua solidarietà nei confronti di una decisione che ha definito «coraggiosa». E che spera «sia da esempio anche per altri locali».
La piaga del gioco d’azzardo interessa in modo pesante anche la provincia di Belluno. «Purtroppo c’è una legge che tutela lobby e compromessi», ha affermato don Ciotti.
«Sono stati fatti dei passi avanti, ma viene permesso ancora tanto e troppo. Bisogna fare in modo che i locali abbiano la possibilità di uscire da una rete molto ambigua. Purtroppo c’è ancora parecchia ipocrisia e i meccanismi legislativi sono insufficienti. Trovare esercenti che hanno coraggio e lottano per anni è bellissimo».
Quattro anni di battaglie
Romana e Giuliana pensavano ormai da più di dieci anni di disfarsi delle due slot che avevamo nel locale, ma hanno sempre incontrato diversi ostacoli. Una volta era stata prospettata loro una penale salata da pagare; un’altra volta serviva l’autorizzazione specifica da parte dei Monopoli, poi c’erano altri cavilli da superare.
Non è stato facile, ma hanno raggiunto l’obiettivo. «Gli ultimi quattro anni sono stati i più intensi», ha messo in risalto Giuliana. «Il contratto delle slot scadrebbe nel 2024. Ma abbiamo voluto eliminare prima queste macchinette infernali».
«Se dovessero obbligarvi a pagare penali, ci mobiliteremo tutti per darvi una mano», ha assicurato Ciotti. «Apprezzo molto il vostro impegno per liberare le persone da un vero e proprio “abbraccio mortale”. Quello dell’azzardo».