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giovedì 21 Novembre 2024
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In Time Link, la startup che ha creato l’app per un vending cashless

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MILANO – Della startup specializzata in pagamenti digitali, In Time Link, avevamo già parlato in precedenza. Rimasti colpiti dal loro progetto, ovvero lo sviluppo di un sistema di pagamento per il Vending tramite lo smartphone, abbiamo intervistato i fondatori. Per capire come funziona questa azienda, nata dalla collaborazione con l’acceleratore Luiss Enlabs e Aromatika, operatore storico del vending nella Regione Lazio.

La vostra impresa com’è nata? Avete pensato alle esigenze dei consumatori o dei produttori di vending machine?

“Nasce da un obiettivo: rendere il mondo più cashless, un caffè alla volta. Poi nasce per le esigenze di coloro a cui capita spesso di essere senza monete davanti al distributore. O per il gestore che vuole offrire sistemi di pagamento innovativi e sicuri, e al contempo eliminare progressivamente il contante; o risparmiare nei costi dell’hardware di pagamento.

Inoltre, In Time Link risolve un problema ormai diffuso nel mercato dell’unattended vending, cioè il fatto che il gestore non conosce davvero i propri clienti finali. Se, ad esempio, nei supermercati grazie alle carte fedeltà è possibile tracciare le abitudini di acquisto dei consumatori, nella distribuzione automatica fino ad ora non è stato generalmente possibile.”

Come avete realizzato l’idea iniziale?

“Quando abbiamo iniziato, a metà 2017, il prodotto ancora non esisteva. Eravamo solo in 4, ma non fu un vero problema. Poiché sapevamo di avere tutte le competenze per poterlo realizzare, eravamo nell’ambiente giusto in cui farlo, LUISS Enlabs a Roma.

Ed avevamo (e abbiamo) un advisor che ha saputo metterci sui binari giusti, Diego Ciulli di Google Italia. Fu così che in soli 5 mesi avevamo già pronto il prototipo funzionante su un distributore automatico. Gli investimenti da parte di LVenture Group (LVG) e da parte di business angels per sviluppare il prodotto completo sono arrivati subito dopo.

Attualmente, offriamo sul mercato la versione 2.0 della nostra soluzione IoT per i pagamenti cashless. È un balzo in avanti rispetto alla versione precedente, poiché permette una flessibilità estrema in termini di compatibilità hardware. Indipendentemente dal fabbricante e un sistema d’avanguardia per l’analisi dei dati. Tutta tecnologia proprietaria, ne siamo abbastanza fieri.”

Attualmente quanti utenti hanno scaricato e utilizzano la vostra app?

“Il valore assoluto degli utenti è un parametro che può essere facilmente gonfiato. Lo fanno tutti. Non è un segreto che i nostri siano relativamente di meno rispetto a quelli di altre app di pagamento del vending presenti da più tempo.

Attualmente siamo presenti in Lazio, Toscana, Veneto, Emilia Romagna e Liguria. Ed i nostri utenti utilizzano l’app mediamente 3 volte a settimana; qualcuno anche 5 volte al giorno. Dati alla mano, abbiamo calcolato che il rapporto tra numero di acquisti sul singolo distributore per ogni utente della nostra app è di 4 volte più alto rispetto a quello del nostro concorrente più grande.”

Quali sono i vantaggi che spingono i produttori a collaborare con la vostra azienda?

“Non è tanto dai vantaggi, quanto dalla vision che ha il management di un’azienda. Tra i gestori e i produttori esistono diverse correnti di pensiero riguardo all’uso di app di pagamento, alcune molto contrastanti. Altre totalmente favorevoli.

La differenza principale sta nel fatto che, rispetto ai sistemi “classici” come il contante o il POS, un’app di pagamento permette di dare all’utente un’esperienza in grado di andare oltre l’acquisto: utilizzando i giusti strumenti, questa può essere per gli utenti evocativa, appagante. In alcuni (rari) casi addirittura assuefacente, grazie al livello di dettaglio mostrato sulle singole transazioni. L’obiettivo che noi ci poniamo è raccogliere e analizzare dati di consumo in grado di influenzare le decisioni strategiche di business.

I gestori e i produttori che hanno questa nostra stessa vision sono coloro che attualmente adottano, e potenzialmente potrebbero adottare, In Time Link.

La nostra soluzione infatti non solo include un’app che ha un’esperienza d’uso a livello di una qualsiasi altra app di pagamento mainstream. Ma grazie alla nostra piccola scheda elettronica siamo in grado di sostituirci a chiavetta elettronica e POS.

Garantendo un notevole risparmio nell’acquisto di hardware per il gestore, e una semplificazione delle periferiche di pagamento per il produttore. Grazie invece alla dashboard di analitiche, il gestore può monitorare le performance del proprio parco macchine e prendere decisioni coadiuvate dagli strumenti presenti.”

Quali sono le aziende che già hanno deciso di lavorare con voi?

“Sono aziende che hanno deciso di sperimentare qualcosa di diverso, e unico, rispetto alle altre soluzioni presenti sul mercato. È ben noto che esistono ormai molteplici soluzioni di pagamento ai distributori automatici tramite app. Non siamo stati i primi nel mercato del vending.

Ma sicuramente siamo stati i primi ad introdurre sul mercato un sistema di pagamento con addebito diretto su carta di credito del singolo acquisto. Adesso offriamo anche la possibilità di poter caricare un borsellino elettronico in contanti, per permettere agli utenti poco abituati ad usare carte di pagamento di sfruttare comunque tutte i vantaggi di In Time Link.

Siamo, invece, gli unici ad offrire un sistema di pagamento compatibile con tutti i modelli di distributori automatici. A cui gli utenti possono accedervi con una sola, unica app.

Siamo anche gli unici ad offrire una piattaforma di marketing che permette al gestore di creare campagne promozionali ben più evolute rispetto al regalare un singolo caffè in occasione del compleanno di un utente.

In un’era in cui gli utenti vogliono essere “premiati” e “coccolati” per concedere la propria fedeltà al brand o al punto vendita; coinvolgerli e instaurare un rapporto di fiducia diventa necessario per generare una fidelizzazione crescente.”

State pensando di sviluppare altre app per il vending, che ad esempio sposino la nuova tendenza alla personalizzazione dell’ordine?

“Attualmente non ci sono in cantiere progetti di questo tipo, ma siamo disponibili a farli. Siamo in grado di fornire ai produttori di distributori tutte le competenze necessarie per questo tipo di progetti. O anche per quelli a più ampio spettro, come -ad esempio- collegare ad internet anche le macchine del caffè Horeca o quelle casalinghe.”

Come procede la sperimentazione con Aromatika a Roma, dei distributori solo cashless?

“Una bomba. L’obiettivo era capire i comportamenti di acquisto dei consumatori quando messi di fronte ad un cambiamento drastico delle loro abitudini quotidiane. (in questo caso, la rimozione completa dei pagamenti in contante ai distributori nel luogo di lavoro). Abbiamo combattuto contro una forte diffidenza iniziale da parte dei consumatori. Ma ora abbiamo super-utenti che acquistano esclusivamente tramite la nostra app. Merito anche delle iniziative promozionali uniche che Aromatika ora è in grado di fare.”

In caso di necessità, i consumatori e i venditori, possono contare su una solida assistenza?

“Il supporto clienti risponde entro 24 ore alle richieste inviate dagli utenti tramite app o tramite email, mentre per il gestore il tempo di risposta garantito è entro un’ora. In ogni caso, noi monitoriamo tutto da remoto e sappiamo come e quando intervenire su eventuali problemi sul nostro sistema prima ancora che il gestore se ne accorga. Ad esempio, in caso di mancata erogazione del prodotto, per l’utente che acquista con app il rimborso avviene in automatico grazie ai segnali inviati dalle fotocellule (se presenti).”

Cosa deve fare un venditore per far parte della vostra iniziativa? Esistono dei parametri necessari per partire?

“Basta un’email o una telefonata per pianificare una dimostrazione di prodotto. A seconda del tipo di hardware, in media, in 15 minuti siamo in grado di mettere un distributore online per far provare la nostra soluzione al gestore. Quasi tutti i gestori che hanno provato con mano la nostra app alla fine ci hanno fatto installare su diversi cluster.

Il nostro sistema si collega al distributore come qualsiasi periferica MDB. E si posiziona all’interno del distributore. Collegandosi ad internet tramite SIM 3G/4G o anche sfruttando il wifi del luogo. (in questo caso, i distributori tra loro formano quella che viene propriamente chiamata “rete mesh”).

Spesso i nostri clienti hanno dubbi solo nel caso in cui un distributore abbia entrambi i canali MDB occupati. In questi casi, non è necessario togliere una periferica, In Time Link si installa senza problemi.”

Progetti futuri?

“Sky’s the limit.”

Come vi si può contattare?

“Finalmente una domanda facile.

In 3 modi: tramite email a info@intimelink.com, tramite la nostra fanpage di Facebook (www.facebook.com/InTimeLink); oppure compilando il modulo di contatto nel nostro sito www.intimelink.com.”

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