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venerdì 22 Novembre 2024
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In Svizzera, bar chiuso e 132 persone in quarantena: non han raccolto i dati dei clienti

In seguito all'incapacità di fornire i dati degli avventori, il medico cantonale ha ordinato la chiusura di un bar: una misura obbligata per cercare di non far scoppiare ulteriormente il meccanismo di contagio

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BADEN – Non è solo l’Italia a dover combattere il virus con ogni mezzo: nei pubblici esercizi la sfida è grande e passa attraverso l’accortezza della clientela e il senso di responsabilità degli stessi gestori. Oltre al distanziamento sociale, agli orari di apertura e chiusura modificati, è indispensabile tener tracciati gli spostamenti di chi entra a consumare. Un meccanismo che un gestore in uno dei cantoni svizzeri, non ha applicato: il risultato è stata la chiusura obbligata del locale. Leggiamo la notizia dal sito tio.ch.

Baden: un bar chiuso per l’impossibilità di tracciamento

Il Canton Argovia ha ordinato la chiusura, con effetto immediato, di un bar a Baden. Il motivo? L’incapacità di seguire le direttive legate alla pandemia di Covid-19. Infatti, il gerente del locale non è stato in grado di fornire la lista con i dati degli avventori all’Ufficio del medico cantonale, dopo che una persona, in seguito risultata positiva al Coronavirus, aveva visitato il bar.

Oltre alla chiusura del locale, 132 persone sono state messe in quarantena

Dato che la sera stessa la persona in questione ha messo piede anche in un altro locale della cittadina argoviese.

Lo ha annunciato oggi il Dipartimento cantonale della sanità e degli affari sociali (DGS).

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