MILANO – Cambiano le strategie dei market leader nel mercato sud coreano delle caffetterie. La Corea del sud rimane tra i massimi mercati di consumo dell’Asia e del mondo. Recenti indagini rivelano che quasi un sud coreano su due (47,4%) beve tra le due e le tre tazze al giorno di caffè.
E un ulteriore 40% della popolazione adulta non meno di una tazza. Cinquantenni e quarantenni i bevitori più assidui, mentre i consumi diminuiscono gradualmente al calare dell’età.
Ma il mercato delle catene di caffetterie (e sale da tè) specialty – quasi cinque miliardi di euro di fatturato, secondo Euromonitor – appare ormai saturo. E la concorrenza a basso prezzo si fa sempre più aggressiva.
Insegne come Compose Coffee, passato da 725 locali, nel 2020, a 1.285 un anno più tardi, in barba alla pandemia. O Paik’s Coffee, che è cresciuto dai 971 locali del 2021 agli attuali 1.276.
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