MILANO – Tantissime persone avevano sperimentato durante Expo etichette intelligenti e robot commessi che si muovevano con bracci elettronici tra ceste di frutta e ortaggi, quasi fossimo in un film di fantascienza o nell’ultimo Matrix.
Il dopo-Expo continua, e con lui il progetto del supermercato del futuro a tutto high-tech: il padiglione del Cibo del futuro di Coop – realizzato in collaborazione con il MIT Senseable City Lab di Boston e lo studio Carlo Ratti Associati – prende così vita.
Quando? A fine 2016, all’interno del colosso dello shopping Bicocca Village in Bicocca. Il negozio, con i suoi 1000 mq – di cui 300 dedicati alla sola ristorazione – rivisita in chiave futurista i vecchi supermercati, mandando in pensione etichette, scaffali con corridoi effetto sardina: si tratterà di una grande piazza in cui fare la spesa, aiutati dalla realtà aumentata.
Le informazioni sui prodotti (prezzo,valori nutrizionali,provenienza e promozioni) appariranno direttamente sullo smartphone.
«Il Supermercato del Futuro di Expo 2015 è stata un’opportunità unica per dimostrare al mondo l’enorme capacità di innovazione di Coop. Vogliamo proseguire nel percorso da pionieri che abbiamo intrapreso con un’iniziativa importante e permanente. Abbiamo ricostruito la squadra che ha ottenuto i successi di Expo – Coop Italia, Coop Lombardia, Inres Coop, Coop Consorzio Nord-Ovest – e nei prossimi mesi a Milano apriremo un nuovo punto vendita dove ripartiremo dagli elementi del concept di Expo – ad esempio le etichette interattive, ndr – adeguati a un contesto commerciale reale, quotidiano e permanente» spiega il presidente del gruppo Coop Italia Marco Pedroni.
«Gli italiani stanno cambiando consumi, vanno verso il benessere. La vera sfida è conquistare questa nuova fascia di consumatori».
La scelta della location, inoltre, dovrebbe agevolare l’operazione essendo uno dei poli di maggior frequentazione da parte dei milanesi, anche grazie alla presenza dell’università e del Multisala più proficuo di tutta la Lombardia.
Il piano? Riportare in auge il concetto di agorà (piazza in cui ci si ritrova) mixandolo con nuove tecnologie e modalità d’acquisto.