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mercoledì 18 Settembre 2024
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IMF celebra i primi 30 anni con la visita nella fabbrica a Occhiobello il 20/09, ceo Alessandro Garbin: “Raggiunti dei grandi risultati”

Roberto Pedini, sales coordinator business development: "L’obiettivo di IMF per il futuro è quello di ridurre sempre più l’utilizzo di combustibili di origine fossile, attraverso fonti alternative sia che siano esse rinnovabili come per esempio fotovoltaico ed eolico combinate per produrre l’energia elettrica necessaria per alimentare i motori elettrici delle tostatrici, sia di combustibili alternativi come ad esempio l’idrogeno per i bruciatori che producono l’energia termica necessaria per il processo di tostatura"

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OCCHIOBELLO (Rovigo) – IMF, l’azienda italiana leader del settore di impianti per la torrefazione del caffè con sede a Occhiobello nella provincia di Rovigo, celebra 30 anni di attività. Per questa occasione abbiamo intervistato Alessandro Garbin, socio e amministratore delegato, l’ingegnere Lorenzo Maria Mosca, chief technical department, Roberto Pedini, sales coordinator business development e il dottor Giorgio Maria Mosca, area sales manager del brand.

Nell’introduzione Alessandro Garbin dà appuntamento a tutti gli addetti ai lavori alla visita della fabbrica di Occhiobello (Rovigo) dalle ore 10 di venerdì 20 cui seguirà la presentazione di IMF che, nell’occasione, festeggia i primi 30 anni di attività.

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Da sinistra: Giorgio Maria Mosca, Roberto Pedini, Andrea Giacomo Garbin e Alessandro Garbin (immagine concessa)

Introduzione di Alessandro Garbin, socio di maggioranza e amministratore delegato della IMF S.r.l.

“È un grande orgoglio raggiungere questi primi 30 anni di attività della IMF, una azienda italiana che progetta, realizza ed installa macchine ed impianti per la torrefazione del caffè che ormai si è affermata anche sui mercati internazionali.

Mi fa molto piacere vedere che la determinazione e la passione che mi hanno sempre contraddistinto in tutti questi anni di lavoro, è la stessa che vedo in tutti i miei collaboratori, nelle maestranze, nel lavoro quotidiano e anche nel voler celebrare il nostro trentennale, realizzando un evento che terremo tra oggi giovedì 19 e domani venerdì 20 settembre in azienda.

Mi rende ancor più orgoglioso vedere di essere riuscito a trasmettere una filosofia di lavoro che ci ha permesso di raggiungere tanti risultati positivi e di esserci concessi notevoli soddisfazioni.

È quindi con grande piacere ed emozione che vi aspetto numerosi domani presso la IMF a Occhiobello per visitare i nostri siti produttivi in modo che possiate vivere una esperienza interessante e, speriamo, piacevole”.

IMF dal 1994 progetta e produce macchine tostatrici: da allora come si sono evolute queste attrezzature?

L’ingegnere Lorenzo Maria Mosca, chief technical department:

“Le tostatrici prodotte da IMF, fin dall’inizio dell’attività, sono sempre state caratterizzate ed identificate da una propria particolare tecnologia ossia, pur essendo una tostatrice a tamburo, la si potrebbe definire ibrida poiché con il generatore di calore esterno si ottiene un metodo a convezione d’aria con lo straordinario risultato di ottenere sulla qualità finale del caffè tutti gli aspetti positivi sia della macchina a tamburo sia di quella a fluido d’aria.

Nascendo già con una tecnologia innovativa ed avanzata dal punto di vista del ciclo termodinamico, in realtà le evoluzioni e gli sviluppi principali che sono avvenuti nell’ultimo decennio hanno posto molta attenzione a temi importanti come il risparmio energetico con soluzioni che hanno consentito una notevole riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2.

Il logo dell’IMF (immagine concessa)

Importanti innovazioni sono state realizzate ad esempio nella gestione ed automazione del sistema di controllo delle tostatrici, sia nelle più piccole che in quelle di dimensioni industriali, sviluppando software integrati sempre più efficaci anche con l’ausilio di intelligenze artificiali, garantendo così una maggior costanza di qualità attraverso una fedele ripetibilità dei processi di tostatura durante tutti i turni di lavoro.

Anche dal punto di vista della sicurezza, in particolare nelle tostatrici di dimensioni industriali, sono state approntate strumentazioni ed apparecchiature atte a ridurre rischi ed infortuni sul lavoro, non di meno con la possibilità di essere costantemente collegati via internet al fine di usufruire di un continuo supporto e servizio tecnico di assistenza da remoto”.

IMF distingue tra torrefattrici artigianali e industriali: a parte le dimensioni, quali sono le differenze sostanziali tra i due tipi?

Roberto Pedini, sales coordinator business development:

“Un’altra prerogativa di IMF è che, a dire il vero, ha adottato una propria strategia di prodotto dove non ha differenziato gli standard ed i contenuti tecnologici nelle proprie tostatrici per avere prodotti di fasce diverse tipo entry level o professional; infatti sia quelle di piccole dimensioni per micro roastery che le medie e le industriali hanno gli stessi equipaggiamenti in termini sia di cicli termodinamici che di sistemi di controllo ossia automazione del processo e gestione dei profili di tostatura.

Allo stesso modo, tutti i modelli della IMF sono dotati di un sistema di cottura a convezione d’aria calda pulita indiretta che grazie ad un’unica caldaia di generazione del calore a doppia funzionalità, consente di generare l’energia termica necessaria per il processo di tostatura e, allo stesso tempo, di trattare i fumi di tostatura al fine di ridurre le emissioni in atmosfera.

Con questa scelta strategica IMF ha voluto fornire a tutti gli operatori, indipendentemente dalle dimensioni e tipo di aziende in cui essi operino, lo stesso strumento altamente professionale che consentisse loro di ottenere il massimo dalla materia prima”.

IMF costruisce anche impianti completi: che cosa comprendono, quali sono i vantaggi di scegliere una intera linea nata nella stessa fabbrica?

Il dottor Giorgio Maria Mosca, area sales manager:

“Oltre che fabbricare un’ampia gamma di tostatrici macchina di processo principale, indispensabile per le torrefazioni che va dalle più piccole, particolarmente adatte alle micro roastery e micro batch per i cosiddetti specialty fino a quelle più grandi per le industrie del caffè con elevate esigenze di produttività e ridotti costi di produzione, IMF si è specializzata nel progettare e realizzare impianti e linee complete per la lavorazione del caffè; per impianto completo, brevemente, intendiamo quanto occorre dalla ricezione del prodotto crudo fino alla lavorazione finale, passando da trasporti, selezionamento, stoccaggio e tostatura, tutto più o meno automatizzato a seconda dell’esigenza del cliente.

La linea completa è sempre un’ottima soluzione per il cliente ma lo è ancor più per quei nuovi investitori che iniziano il business nel caffè; è un vantaggio notevole avere un unico interlocutore responsabile dell’intero progetto.

Se poi questo interlocutore può fungere anche da consulente, come avviene in IMF grazie alla profonda conoscenza del caffè verde dello stesso Alessandro Garbin, nel settore da tre generazioni e con una lunga esperienza dei processi di trasformazione del caffè nella torrefazione, il servizio diventa davvero completo”.

Oggi gli obiettivi sono sostenibilità e risparmio energetico: IMF come coglie questa doppia sfida? Che cosa c’è nel futuro delle torrefattrici? Ci può anticipare qualcosa?

Roberto Pedini, sales coordinator business development:

“La IMF è sempre stata sensibile ed attenta a questi importanti temi che rappresentano già sfide attuali e che da tempo ricorrono non solo nel settore della tostatura del caffè ma in tutti i processi produttivi e di trasformazione di materie prime.

Per questo infatti abbiamo sempre puntato per tutte le nostre tostatrici su un processo di tostatura e trattamento fumi integrato che consentisse di utilizzare meno combustibile quindi da ridurre anche le emissioni di CO2. La IMF è costantemente impegnata nella ricerca di nuove soluzioni tecniche che rientrino in quel percorso di transizione tecnologica che oramai si impone per tutti i processi produttivi.

L’obiettivo di IMF per il futuro è quello di ridurre sempre più l’utilizzo di combustibili di origine fossile, attraverso fonti alternative sia che siano esse rinnovabili come per esempio fotovoltaico ed eolico combinate per produrre l’energia elettrica necessaria per alimentare i motori elettrici delle tostatrici, sia di combustibili alternativi come ad esempio l’idrogeno per i bruciatori che producono l’energia termica necessaria per il processo di tostatura.

Applicazioni e prove in questa direzione sono già state intraprese, ma per onestà intellettuale dobbiamo anche dire che le realizzazioni concrete sono per macchine di piccola taglia in quanto il fabbisogno energetico necessario per macchine industriali utilizzate nella grande industria è considerevole e pertanto al momento gli stessi impianti per la produzione di idrogeno che comunque necessitano di energia elettrica e le infrastrutture carenti non rendono ancora economicamente convenienti le realizzazioni in scala industriale.

Di certo comunque l’impiego di software sempre più supportati da intelligenze artificiali caratterizzeranno sempre di più soluzioni tecnologiche evolute mirate al miglioramento degli aspetti qualitativi del prodotto finale ed al rapporto di interfaccia macchina operatore. Allo stesso tempo siamo però consapevoli e convinti che la strada del futuro nella direzione della maggior sostenibilità sia tracciata, pertanto il nostro impegno, il nostro sforzo è e sarà sempre massimo per essere più eco-friendly di questo unico mondo che per il momento abbiamo”.

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