MILANO – illycaffè – gruppo controllato all’80% dalla famiglia Illy e al 20% dal fondo Rhone Capital – punta alla Cina, per portare l’espresso italiano nella terra legata tradizionalmente ad un’altra bevanda: il tè. Un mercato che rappresenta un obiettivo importante per l’azienda triestina, che vuole rafforzarsi sia online che nel canale domestico grazie alla partnership con Hangzhou Onechance Tech, gruppo da 800 milioni di capitalizzazione presente sulla Borsa di Shenzen.
L’amministratore delegato, Cristina Scocchia, ha rilasciato un’intervista su questi prossimi sviluppi – quotazione in borsa e
triplicare gli affari in Cina entro il 2026, aumento dei ricavi e della distribuzione globale con grandi investimenti, tra cui quello nello stabilimento produttivo di Trieste per 120 milioni – nell’articolo firmato da Sara Bennewitz
su Repubblica. illycaffè alla conquista della Cina con la capsula di caffè solubile da aprire sul momento
Prodotto che è più in linea con l’abitudine cinese più incline a consumare tè e infusi: una strategia che illycaffè, così come ricorda Cristina Scocchia su Repubblica, ha applicato per ogni mercato su cui ha cercato di penetrare, a partire dagli Stati Uniti con il cold brew e le lattine.
E ora il piano è quello di estendersi con l’apertura di nuovi punti vendita – che il ceo definisce su Repubblica come la bandiera per investire sul marchio – per rafforzarsi nelle zone dove il brand ancora non è capillare. Cristina Scocchia racconta a Repubblica “Abbiamo 176 punti vendita tra negozi e gestione diretta e franchising e puntiamo a raddoppiare aprendo altri 150 franchising entro il 2026“.