lunedì 23 Dicembre 2024
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illycaffè festeggia 90 anni, Andrea Illy: “Ogni nostro chicco è tracciabile in una rete di commercio equo e solidale”

Il presidente: "Abbiamo promosso la qualità e la sostenibilità del caffè coinvolgendo una rete più ampia di coltivatori, torrefattori, istituzioni e rivenditori. Una svolta si è avuta nel 2015 in occasione dell’Esposizione Universale di Milano. Ci è stata affidata la supervisione del padiglione del caffè dove abbiamo ospitato il primo Global Coffee Forum coordinato da Jeffrey Sachs. Un successo con 13 milioni di visitatori"

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illycaffè, una delle aziende simbolo dell’impresa familiare d’Italia, festeggia 90 anni di vita con una cerimonia nello stabilimento triestino. Oggi illycaffè serve 8 milioni di tazzine al giorno in più di 140 Paesi. Andrea Illy, presidente della realtà, ripercorre la storia dell’azienda e si sofferma sull’aspetto della sostenibilità che contraddistingue da sempre il marchio familiare. Leggiamo di seguito parte dell’intervista di Piercarlo Fiumanò per il quotidiano Nord Est Economia.

Andrea Illy, tutto comincia nel grande emporio della Trieste imperiale e mercantile. Chi era il fondatore Francesco Illy?

“Francesco Illy non era solo un imprenditore e un commerciante, che si riforniva e vendeva caffè dal Brasile e dall’Africa, ma anche un inventore. Nel 1933 fonda, assieme a Roberto Hausbrandt quale socio paritetico, l’Industria Illy & Hausbrandt.

Rivoluziona il confezionamento del caffè con una nuova tecnologia di pressurizzazione. Poi inventa Illetta, considerata il modello per le moderne macchine da caffè espresso. Illy ottiene un successo immediato presso hotel, ristoranti e caffè in Italia e iniziò ad esportare in altre parti d’Europa. Nel 1939 apre la prima filiale a Zurigo”.

Nel dopoguerra, in azienda entra suo padre Ernesto, che segnerà un pezzo di storia industriale del caffè. Come continua la storia?

“Mio padre voleva subito mettersi al lavoro, ma mio nonno insisteva perché studiasse prima chimica a Bologna. Quando entra in Illy, dopo aver conseguito il dottorato, fonda il nostro primo laboratorio di ricerca e sviluppo. Più tardi inizia a fare lunghi viaggi con la “Topolino” in Europa e in Brasile. In uno di questi viaggi, sulle Dolomiti, incontra mia madre”.

illycaffè ha il forte dna di una impresa familiare. Lei quando arriva in azienda?

“Nel 1990 all’età di 26 anni dopo avere studiato chimica come mio padre. Durante un viaggio in Giappone ho appreso i sistemi di qualità totale della Toyota. In azienda trovo i miei fratelli Francesco, che apre Illy al mondo dell’arte, Riccardo, lo stratega e l’anima commerciale, e mia sorella Anna, che cura gli acquisti.

Dopo la nomina a Ceo (Riccardo sarà in due periodi sindaco e poi governatore del Fvg, ndr) sviluppo un programma di formazione dei nostri coltivatori per migliorare i loro raccolti. Risale a questo periodo anche la decisione di distribuire il caffè Illy in tutto il mondo dopo aver lanciato un premio in Brasile per i coltivatori.

Oggi possiamo importare il caffè direttamente dai produttori e siamo presenti in 140 Paesi. Ogni nostro chicco è tracciabile in una rete di commercio equo e solidale”.

Nel 2013 Ethisphere nomina Illy una delle aziende più etiche.

“Ogni nostro chicco è tracciabile in una rete di commercio equo e solidale. Abbiamo promosso la qualità e la sostenibilità del caffè coinvolgendo una rete più ampia di coltivatori, torrefattori, istituzioni e rivenditori. Una svolta si è avuta nel 2015 in occasione dell’Esposizione Universale di Milano.

Ci è stata affidata la supervisione del padiglione del caffè dove abbiamo ospitato il primo Global Coffee Forum coordinato da Jeffrey Sachs. Un successo con 13 milioni di visitatori”.

Per leggere l’intervista completa basta cliccare qui.

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