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illycaffè, i brand ambassador alla prova nella ricerca del blend perfetto

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MILANO – Dal quotidiano economico Il Sole24 ore, firmata da Fernanda Roggero, riportiamo la notizia riguardante una delle aziende di caffè più note d’Italia, illycaffè. I brand ambassador del torrefattore triestino, sono stati sfidati nella ricerca del blend ideale. Una missione impossibile? Per i professionisti di livello, è un’avventura assolutamente alla portata delle loro competenze.

Brand ambassador illy, esploratori tra gli aromi

Ad alcuni sono bastati un pugno di ingredienti. Altri hanno utilizzato l’intera tavolozza dei nove componenti base. Tutti hanno potuto decidere in autonomia caratteristiche aromatiche e variabili sensoriali. Stabilire le percentuali dei blend; oppure scegliere se puntare su acidità o dolcezza, amarezza; corpo e intensità, fiore o frutto. Per ottenere il blend perfetto. Realizzata su misura.

Il self made coffee

Gli chef stellati chiamati a Trieste per diventare Ambassador di illy sono stati coinvolti nella sperimentazione. Il caffè su misura è cosa assai complessa e già così il progetto è piuttosto impegnativo per illy.

L’idea è nata durante Expo2015

Quando appunto è stato presentato nel Coffee Cluster il prototipo del Personal blender, la macchina brevettata da illy. Da lì, con la consulenza dell’Università del caffè, si è passati alla creazione di blend speciali per un selezionato numero di chef.

Attualmente sono tredici, in Italia e all’estero

L’ultimo ad aver selezionato la propria miscela personalizzata è Gaggan Anand, il cuoco indiano patron dell’omonimo ristorante a Bangkok. Da due anni al vertice della classifica dei 50Best Restaurant Asia. Gaggan, che è stato a Trieste a fine ottobre, ha creato un personal blend caratterizzato da una spiccata acidità. Con note fiorite, bilanciate dall’aroma di pantostato.

I cuochi che hanno ottenuto le forniture in sacchetti personalizzati da 200 grammi da utilizzare nei loro locali. Potevano fare prove sia per caffè espresso che preparazioni alternative: filtro, long brewing e a freddo. E lo stesso blend cambia molto a seconda delle preparazioni.

Il procedimento per giungere al blend perfetto è complesso

Si basa sulla determinazione di un radar sensoriale. Lo chef sceglie le caratteristiche sensoriali che vuole sviluppare e si fanno diverse prove con il macchinario messo a punto per Expo. Gli ingredienti a disposizione sono nove come le nove qualità di pura Arabica di nove diverse origini che costituiscono la miscela – un unico blend da sempre – del caffè illy.

Ogni chef ha potuto combinare i 9 ingredienti del blend illy in quantità e proporzioni differenti sulla base di preferenze sensoriali, gustative e olfattive. ”Ci ha stupito la loro capacità di essere estremamente precisi nella scelta delle caratteristiche aromatiche.” sottolineano quindi all’Università del caffè.

La miscela di Niko Romito

E’ caratterizzata da “aroma intenso, note dolci di cioccolato fondente e frutta secca con note intense di gelsomino”. Mentre il blend di Ana Ros con “aroma intenso e persistente, ha dolci note floreali, caramello e sentori agrumati”.

Il belga Wicky Geunes

Ha sentito la necessità di utilizzare molti ingredienti in piccole percentuali per ottenere un caffè dolce e delicato: “note di cacao e caramello con un retrogusto di note floreali”. Ad Alfio Ghezzi, invece, di ingredienti ne sono bastati tre. Il risultato è una miscela “caratterizzata da note di cioccolato fondente e frutta secca oltreché caramello e pan tostato”.

“illy Chef Ambassador ha reso protagonista per la prima volta la creatività degli chef anche nel mondo del caffè

– spiega il presidente Andrea Illy – il nostro intento è quello di valorizzare la loro attitudine al gusto. Creando con i maestri dell’alta cucina un prodotto che, in un’ottica di qualità assoluta, associ creatività e tecnologia. Senza ‘tradire’ l’idea del blend unico”.

Ambasciatori di eccellenza

Per un’azienda che serve 7 milioni di tazzine ogni anno in 140 paesi, ha 1.290 dipendenti, 244 negozi monomarca in 43 paesi. Nel 2017 ha ottenuto ricavi consolidati per 467 milioni.

“In questo progetto – aggiunge l’amministratore delegato Massimiliano Pogliani – l’expertise illy nella selezione dei migliori caffè Arabica al mondo, contraddistinta da una filiera controllata in ogni sua parte per un prodotto di altissima qualità, rimane la base di questi blend tailor-made; mentre la componente del blending è affidata alla sensibilità e alla competenza in tema di gusto degli chef”.

Continua la collaborazione per le tazzine limited edition

Da sempre aperta a collaborazioni esterne illy prosegue la partnership con gli artisti (finora sono oltre cento) per la creazione di tazzine limited edition. L’ultimissima collaborazione è con l’artista inglese Marc Quinn che ha preso spunto dalla sua serie Iris – la collezione di dipinti su tele circolari che riproducono l’iride dell’occhio – creando sei variazioni sul tema. Un autentico gioco di sguardi tra l’osservatore e le screziature variopinte impresse sul piattino, che si specchiano a vicenda sulla superficie riflettente della tazzina.

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