COLOMBIA – illycaffè ha siglato venerdì 18 maggio in Colombia un memorandum di intesa con l’Etcr (Spazi Territoriali per la Formazione e Reintegrazione) e Ascafé (Associazione di piccoli caffeicoltori).
Obiettivo del documento: aumentare la qualità e la capacità di produzione di caffè nel dipartimento del Cauca, in cui risiedono gli ex combattenti Farc e piccoli produttori, incoraggiando lo sviluppo economico locale.
L’accordo è stato firmato nella città di Popayan dal presidente di illycaffè Andrea Illy e dai rappresentanti dell’Etcr Walter Mendoza e Carlos Arturo López di Ascafé.
Esso stabilisce fra l’altro che illy trasferisca, attraverso i suoi tecnici e agronomi e l’Università del Caffè, il know-how per le migliori pratiche agronomiche. E acquisti i lotti di caffè prodotti dagli ex combattenti Farc, se possiedono gli standard qualitativi richiesti dall’azienda.
La giornata di venerdì scorso ha costituito una tappa, a suo modo importante, nel processo di pace in atto in Colombia.
Il primo caffè prodotto negli Etcr
Ha infatti segnato il completamento della prima prima produzione di caffè realizzata all’interno degli Spazi Territoriali per la Formazione e Reintegrazione.
Tali lotti di Arabica avvalorano il successo del programma di riconversione in atto. Grazie ai programmi commerciali di Ascafé e della Federacion Nacional de Cafeteros, dei percorsi di formazione gestiti dall’Agencia para la Reintegracion e supportati dal Servicio Nacional de Aprendizaje SENA- attraverso il quale illycaffè ha contribuito a formare gli ex combattenti – la Colombia ha vissuto dunque un altro momento storico.
Sono oltre 600 gli ex combattenti FARC presenti nelle quattro zone Etcrsituate nel Cauca che fruiranno dei benefici descritti nel memorandum. Si tratta dei 130 ex combattenti di La Elvira, Buenos Aires, dei 350 di Los Monos, Caldono. Oltre ai 50 di El Estrecho, Patia e degli 80 Monte Redondo, Miranda. A questi si aggiungono i 480 produttori delle comunità locali.
Un contributo tangibile al processo di pace
“Attraverso questo accordo abbiamo voluto dare un contributo tangibile al complesso processo di pace. Affiancando le persone e le organizzazioni che stanno indirizzando i loro sforzi per far sì che questo si completi rapidamente – racconta Andrea Illy, presidente di illycaffè. Che prosegue: “Abbiamo adottato in Colombia gli stessi principi che applichiamo agli altri Paesi del caffè dai quali acquistiamo la materia prima e che si basa su tre pilastri. Lavorare direttamente coi produttori in forma singola o associata, trasferire loro conoscenza per permettergli di raggiungere elevati standard produttivi. Infine remunerarli in modo tale da rendere sostenibile la produzione”.
Il caffè rappresenta un investimento strategico per lo sviluppo della regione e per la diffusione di una cultura di pace. Per questo motivo sono scese in campo le istituzioni. In particolare il governatore del Cauca, le amministrazioni comunali di Algeria, Caldono, Buenos Aires, Miranda e Bandera de Patia. Ma anche il Comitato dei caffeicoltori del Cauca, membri della Cooperativa e dell’Associazione Colombiana dei piccoli produttori, Ascafe. Tutti hanno annunciato l’avvio di un ambizioso progetto che prevede di piantare 550 ettari di caffè.