MILANO – Andrea Illy, noto imprenditore del settore caffeicolo, è anche autore di un libro, l’ Italia Felix, che vuole essere un po’ una provocazione per l’intero Paese. Una lettura interessante per chi desidera smuovere l’economia in crisi, edito da Piemme e presentato a Milano. Lo stesso Illy esordisce con una sfida: “Che cosa manca all’Italia per essere il Paese più felice del mondo?”
Italia Felix: fare squadra per competere a livello mondiale
“Manca stabilità politica così come un approccio culturale per fare squadra, tra noi italiani. Manca l’amare di più il nostro paese e fare squadra nel modo di approcciare la società e l’economia. Perchè gli altri paesi che fanno squadra sono più forti e perché la complessità a livello mondiale è tale per cui solo mettendo in rete i nostri cervelli possiamo pensare di farcela”.
Ci sono mille ragioni per lamentarsi
“Ma ce ne sono altrettante per ringraziare del Paese dove siamo nati” sostiene l’imprenditore. “Siamo culla del “ben vivere” e della creatività, un patrimonio che tutti nel mondo ci invidiano, e che può essere esportato. Noi italiani abbiamo l’orgoglio e gli anticorpi per un riscatto.”
Un punto di svolta
“Siamo di fronte, stiamo già vivendo un cambiamento epocale simile a quello del rinascimento. Questo ci porta a una nuova era che io chiamo era del benessere. In cui il paradigma dello sfruttamento delle risorse viene sostituito con il paradigma della rigenerazione delle risorse: quindi l’economia circolare, le energie rinnovabili, i cibi rigenerativi per l’ambiente e per la salute umana. Tutto questo sta già accadendo ma ci vorrà qualche decennio ma stiamo costruendo un mondo meraviglioso, dove l’economia sarà più sostenibile e ci sarà più inclusione e avremo ricreato una armonia con l’ambiente”.
Nonostante il suo inguaribile ottimismo Illy non fa sconti nel ragionare sull’Italia; Paese che da culla dei diritto si è trasformato in patria del rovescio. Ma per lui è arrivato il momento di invertire la rotta per ridare sprint a un popolo che da tempo sa solo deprimersi.