VIENNA – L’Unido collaborerà con illycaffè e con la Fondazione Ernesto Illy nello sviluppo della filiera del caffè in Mozambico. Il progetto avrà un valore complessivo di 4 milioni di euro stanziati in base al finanziamento concesso dalla cooperazione italiana all’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale.
A segnalarlo è stata la Farnesina, precisando che a firmare il memorandum di finanziamento, il 24 gennaio, è stato il Direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo Giorgio Marrapodi in occasione di una visita a Vienna, dove ha sede l’Unido.
Illy metterà dunque a disposizione agronomi, il know-how dell’Università del Caffè e quello della Fondazione Ernesto Illy. Lo scopo: offrire assistenza all’Istituto Agrario di Bilbiza, nella provincia di Cabo Delgado. E per organizzare un corso sulla produzione sostenibile del caffè.
La Coffea racemosa Loureiro
Si tratta di un corso sperimentale volto a coltivare la Coffea racemosa Loureiro. Si tratta di una specie selvatica ed estremamente rara che cresce lungo la costa orientale dell’Africa.
Forte e resistente alle malattie, la Racemosa contiene naturalmente una bassa quantità di caffeina. Caratterizzato da un retrogusto di menta, questo caffè presenta un sapore di caramello e di liquirizia, con qualche nota amara e di pan tostato.
La varietà resiste a lunghe stagioni secche (fino a nove mesi) ed è relativamente poco esigente. Cresce bene anche su terreni sabbiosi e senza particolare necessità di ombra.
Illy e l’Unido hanno già sottoscritto nel 2015 – in occasione dell’Expo milanese – un importante Memorandum d’Intesa finalizzato allo sviluppo e il miglioramento della filiera del caffè in Etiopia.
Numerosi torrefattori italiani – a cominciare da Lavazza con la Fondazione Pericle Lavazza – sono attivi con varie iniziative nei paesi d’origine. Dette iniziative perseguono obiettivi nel contempo sociali, economici e di sostenibilità della filiera.