FIRENZE – “Europe (Finally) Wakes Up to Superior Coffee”, ovvero “l’Europa (finalmente) si sveglia con un caffè superiore”: questo è il titolo dell’articolo uscito sabato 3 ottobre sul quotidiano americano Wall Street Journal, sull’edizione cartacea diffusa in Europa, Asia, America, e on line al link http://www.wsj.com/articles/europe-finally-wakes-up-to-superior-coffee-1443556859, che riporta un’intervista a Francesco Sanapo, pluripremiato campione italiano di caffetteria, realizzata dalla giornalista Karen Stabiner.
Nell’articolo, si parla della “coffee next wave”, ovvero la nuova ondata di caffè, che, dopo essersi diffusa negli Stati Uniti ed in Australia, sta prendendo piede in Europa.
La giornalista elenca i migliori posti dove bere questo caffè superiore – definito dall’uso di chicchi di Arabica, tostati in maniera leggera in modo da salvaguardare i vari aromi, e attenzione al paese di origine – partendo proprio da Ditta Artigianale, coffee bar situato a Firenze in via dei Neri 32r, nel centro storico, diretto da Sanapo in collaborazione con Caffè Corsini.
“Ditta Artigianale è una caffetteria aperta due anni fa, l’ufficioso quartier generale della rivoluzione caffeicola italiana. E’ parte del cambio di paradigma che, partito dalla Scandinavia, ha poi raggiunto l’Europa dell’ovest, con i baristi del continente che hanno adottato le tecniche americane del caffè colato ed i drink basati sull’espresso resi famosi dall’Australia, una vera e propria chiusura del cerchio avvenuta in Italia e nei paesi limitrofi. Se Francesco Sanapo è in giro, potreste avere un entusiastico tutorial assieme al vostro espresso o al vostro flat white (un espresso con microschiuma di vapore di latte) o ad un v-60”, dice la giornalista.
Sanapo, intervistato e definito, tra l’altro, “il più celebre appassionato di caffè in Italia”, spiega come sia comprensibile questa nuova ondata di caffè specialty, perché “qui le persone bevono il caffè come se fosse una medicina, giusto per svegliarsi. E non perché sia un prodotto da gustare. Da altre parti, la cultura caffeicola si sta evolvendo più velocemente. A Parigi apre un coffee specialty bar ogni mese – conclude Sanapo – è quello che succederà anche in Italia tra cinque anni”.