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lunedì 04 Novembre 2024
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Il vending italiano nel 2023 prosegue il suo recupero: ricavi +11,50%

Molta positività tra i gestori: il 95% è complessivamente soddisfatto della propria performance nel 2023 e sempre il 95% è ottimista circa il futuro della propria azienda. Infine il 77% ritiene che i propri risultati nel 2024 saranno migliori rispetto a quelli del 2023

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MILANO – Con l’analisi dei dati dei 12 mesi del 2023 prosegue l’iniziativa dell’Osservatorio Permanente del Vending, realizzato da Eidos Consulting e Vending Magazine con la collaborazione di un gruppo di aziende del settore. Il fatturato dei partecipanti rappresenta circa il 26% del totale dei ricavi delle “Top 100 – 2022”, quindi circa 260 milioni di euro. Hanno aderito all’iniziativa una ventina di aziende, compresi alcuni importanti Gruppi nazionali.

Andamento dei ricavi

L’incremento medio dei ricavi nel 2023 rispetto al 2022 è stato dell’11,50%, in aumento rispetto al +10,8% registrato nei primi 9 mesi 2023 su analogo periodo del 2022.

Quindi nell’ultimo trimestre c’è stato un incremento della crescita più che proporzionale rispetto ai 9 mesi precedenti. La variazione è positiva per tutte le aziende. L’andamento tra le imprese che fanno parte del nostro campione va da un minimo di +1,20% ad un massimo di +33,88%.

Variazione dei ricavi nel 2023 (dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

Il 39% ha una variazione dei ricavi inferiore al 10%, il 48% è tra +10% e + 20%, il 9% tra il 20% e il 30%, il 4% ha un incremento superiore al 30%.

Il 65% delle aziende ha un incremento dei ricavi superiore a quello dei costi. Per il 35% invece i costi crescono di più dei ricavi.

Andamento dei costi operativi

Anche il totale dei costi operativi aziendali mediamente aumenta nel 2023 rispetto al 2022 e il valore è di +6,86%. Poiché l’incremento dei ricavi è dell’11,50% la conseguenza è un incremento medio della redditività pari al 4,64%. Nel primo semestre la crescita dei margini era stata del 2,31%.

Il 15% delle aziende ha una riduzione dei costi nel 2023, mentre l’85% ha un incremento dei costi. L’incremento maggiore è del 34,09%, la massima riduzione è di -12,56%.

Per costi si intendono il totale dei costi operativi, cioè tutti i costi aziendali ad esclusione degli oneri finanziari e delle imposte.

(dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

Il 15% delle aziende del campione ha una riduzione dei costi, il 50% ha un incremento dei costi inferiore al 10%, il 30% tra il 10% e il 20% e il 5% maggiore del 20%.

Si ricorda che nel primo semestre 2023 il 14% delle aziende aveva un aumento dei costi maggiore del 20%. Quindi, almeno in parte, c’è una tendenza al riassorbimento del forte incremento di costi dei primi mesi dell’anno.

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(dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

Il margine operativo, cioè la differenza tra ricavi e costi operativi, per le aziende del nostro campione è pari al 18,15%.

(dati concessi)

Il costo delle materie prime

Il costo delle materie prime aumenta del 12,7% rispetto all’anno precedente, quindi c’è una decelerazione rispetto al 1° semestre 2023 quando l’incremento era stato del 16,53%. L’incremento massimo è del 40%, il decremento maggiore è -11,1%. Le variazioni sono determinate sia dai prezzi di acquisto che dai volumi.

Nel 5% dei casi abbiamo avuto un decremento; l’incremento inferiore al 10% ha riguardato il 29% delle aziende; il 52% ha avuto un aumento tra il 10% e il 20%; il 14% ha avuto un aumento del costo superiore al 20%.

(dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

L’incidenza del costo delle materie prime sui costi totali nelle aziende del nostro campione è del 33,81%; l’incidenza sui ricavi è il 28,52%.

Andamento delle erogazioni

L’80% delle aziende del campione ha avuto un aumento del numero delle erogazioni rispetto al 2022, il 20% ha avuto una riduzione.

(dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

L’incremento medio è del 6,4%, in diminuzione rispetto al 9,20% del 1° semestre, e va da una riduzione di -4,8% ad un incremento massimo del 22,6%.

Essendo l’incremento dei ricavi superiore a quello delle erogazioni di circa il 5,06%, possiamo presumere che nel periodo considerato ci sia stato un aumento del prezzo medio delle erogazioni dovuto probabilmente a una crescita generale dei costi.

La variazione naturalmente può essere conseguenza, almeno in parte, anche della varia- zione nel mix dei prodotti venduti.

(dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

La differenza tra incremento percentuale dei ricavi e aumento percentuale delle erogazioni nel 1° semestre era stato del 4,55%.

Il 20% delle aziende ha avuto una riduzione delle erogazioni, il 50% delle aziende ha avuto un incremento delle erogazioni inferiore al 10%, il 20% tra il 10% e il 20%, il
10% superiore al 20%.

Il 90% delle aziende del campione ha avuto un aumento percentuale dei ricavi superiore all’aumento percentuale del numero delle erogazioni, il 10% ha avuto una variazione percentuale dei ricavi inferiore a quella delle erogazioni.

Positivo l’andamento dell’occupazione

L’occupazione nell’ultimo trimestre del 2023, rispetto al trimestre precedente, è aumentata nel 65% dei casi, invariata nel 31%, in diminuzione nel 4%.

Nel terzo trimestre 2023 l’andamento dell’occupazione rispetto al trimestre precedente era in crescita nel 50% dei casi, invariata nel 44%, in diminuzione nel 6%.

Complessivamente si può affermare che l’occupazione, nel campione di imprese di gestione, sta procedendo molto bene.

Nuove referenze inserite

Il 62% delle aziende ha inserito nuove referenze nell’ultimo trimestre del 2023. Nel trimestre precedente erano l’80%, nel secondo trimestre erano il 64%. Quindi in termini di nuove referenze abbiamo una dinamica decisamente positiva.

(dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

Il 53% valuta positivamente l’andamento delle nuove referenze, nessuno lo valuta negativamente e il 47% dichiara che non è ancora possibile fare valutazioni.

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(dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

Per quanto riguarda le referenze con la maggiore crescita in termini di volume troviamo caffè, prodotti salutari, snack salati ed altre bevande fredde con il 19%. Ogni azienda poteva indicare le 3 referenze con maggiore crescita.

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(dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

Ottimisti sul futuro della propria azienda

Il 59% degli interpellati è soddisfatto di come la propria azienda ha chiuso il 2023, il 36% è parzialmente soddisfatto e solo il 5% è insoddisfatto.

Sul futuro della propria azienda il 95% si dichiara ottimista, il 5% né ottimista né pessimista. Nessuno si dichiara pessimista.

Sempre il 59% ritiene che nel 2024 le cose andranno un po’ meglio e il 18% è convinto che andranno decisamente meglio.

(dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

Quindi il 76% guarda all’anno in corso con estrema fiducia. Il 14% è convinto che la situazione resterà invariata e il 9% pensa che peggiorerà.

Per quanto riguarda gli investimenti, nel 2024 coloro che pensano ad un incremento doppiano, con il 36%, coloro che prevedono una diminuzione (18%). Il 46% ritiene che resteranno invariati.

(dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

Il futuro del vending

Infine è stato chiesto ai gestori se sono ottimisti o meno circa il futuro del Vending.
Il 64% si dichiara ottimista, il 27% né ottimista né pessimista. Solo il 9% si dichiara pessimista.

Per quanto riguarda il 2024, il 50% prevede un mercato in leggera crescita, il 9% in crescita, il 32% stazionario ed il 9% in diminuzione. C’è quindi un certo ottimismo circa il futuro.

Conclusioni

Nel 2023 si mantiene una buona impostazione di fondo, con una crescita dei ricavi importante, +11,5%, dovuta sia all’aumento delle erogazioni, +6,4%, sia all’aumento del prezzo medio.

I costi aumentano del +6,86%, quindi meno dei ricavi, con conseguente incremento medio della redditività, pari nel nostro campione al 4,64%.

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(dati concessi da Eidos Consulting e Vending Magazine)

Il margine operativo, cioè la differenza tra ricavi e costi operativi, per le aziende partecipanti al nostro panel è pari al 18,15%.

Molta positività tra i gestori: il 95% è complessivamente soddisfatto della propria performance nel 2023 e sempre il 95% è ottimista circa il futuro della propria azienda. Infine il 77% ritiene che i propri risultati nel 2024 saranno migliori rispetto a quelli del 2023.

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