venerdì 10 Gennaio 2025

Il settore del vending in crisi: nei primi 9 mesi il numero delle consumazioni a -3,4% con 2,9 mld, prezzo del caffè aumentato del 68% e vale il 57% delle consumazioni

Secondo i dati elaborati da Ipsos per Confida, l’Associazione italiana della distribuzione automatica, il caffè, che pesa per il 57% delle consumazioni, perde il 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2023

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Il settore del vending registra un bilancio negativo: nei primi nove mesi dell’anno il numero di consumazioni è diminuito del 3,4% a quota 2,9 miliardi, mentre il fatturato è sceso dell’1,7%, a quota 1,19 miliardi (è stato di 1,6 miliardi nell’intero 2023). Tra i fattori alla base della frenata dei ricavi pesa ancora lo smart working: Confida cita uno studio del Politecnico di Milano secondo cui il lavoro a distanza è stabile con oltre 3,55 milioni di dipendenti che lo praticano, e con stime di crescita per il 2025.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Emiliano Sgambato per il quotidiano Il Sole 24 Ore.

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La crisi del settore del vending

MILANO – Dopo gli anni di graduale ripresa del post Covid, il settore dei distributori automatici di cibi e bevande torna a registrare un bilancio negativo: nei primi nove mesi dell’anno il numero di consumazioni è diminuito del 3,4% a quota 2,9 miliardi, mentre il fatturato è sceso dell’1,7%, a quota 1,19 miliardi (è stato di 1,6 miliardi nell’intero 2023).

Secondo i dati elaborati da Ipsos per Confida, l’Associazione italiana della distribuzione automatica, il caffè, che pesa per il 57% delle consumazioni, perde il 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Male anche le bevande fredde che registrano un calo del 3,6%, gli snack (-2,8%) e i gelati (-34,3%). I prodotti che registrano un andamento positivo sono invece gli energy drink (+0,9%), le bevande a base di frutta con bassa (+8,9%) o alta (+3,12%) concentrazione di frutta, gli snack dolci (+4,7%) e salati (+0,5%), e il confectionery (cioè i chewingum e le caramelle, +5,2%).

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