domenica 22 Dicembre 2024
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Il Sant Ambroues riapre sulla scena milanese: l’espresso a 1 euro e 50

L'obiettivo della riapertura: quello di offrire uno spazio accogliente e cool, così come l'ha definita Guarducci su Il Corriere "Una brasserie italiana di lusso, ma non elitaria".

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MILANO – E’ rimasta chiusa per qualche mese in modo da poter riaprire sotto una veste ristrutturata, la pasticceria Sant Ambroeus. Una location posizionata strategicamente, nelle vicinanze del Duomo e del Teatro dalla Scala, dal 1936 a oggi ha proposto la sua idea di pasticceria, matrimonio felice tra milanesità e internazionalità.

Rompiamo subito il ghiaccio con un tema tanto osservato dal consumatore italiano: l’espresso al Sant Ambroeus costa 1,50 euro, la brioche tra i 2 e i 3 euro e la colazione, se servita al tavolo, tocca i 30 euro.

Eppure, resta una delle mete più visitate del capoluogo meneghino, dalle sette e mezza a mezzanotte, dal primo pasto (un semplice spaghetto al pomodoro si paga 24 euro, mentre un classico vitello tonnato, a 32) sino alla cena (che può toccare i 100 e i 120 euro).

Sant Ambroeus, la storia sin qui

L’acquisizione da parte della famiglia Pauli dai fondatori Cattaneo risale agli anni settanta, poi nel decennio successivo esser ceduto ancora alla famiglia Festorazzi.

Soltanto nel 2021 la gestione passa al SA Hospitality Group, fondato nel 2003 da Gherardo Guarducci insieme a Dimitri Pauli.

Da questo momento in poi, la pasticceria Sant Ambroeus diventa un brand internazionale, che giunge nel 1982 a conquistare la Grande mela in forma di ristorante: dietro il progetto su Madison Avenue, la madre di Dimitri, Francesca Pauli.

Su questa strada procede l’espansione e il successo del brand negli States con il Sant Ambroeus West Village, Sant Ambroeus Southampton, Sant Ambroeus Soho, il Sant Ambroeus di Palm Beach.

E legati al marchio nasce Casa Lever al Lever House, i ristoranti e wine bar Felice, i Coffee Bar dentro il Loews Regency Hotel e da Sotheby’s.

Il Sant Ambroeus rinasce e attende di esser esplorato

Locale che negli anni è diventato un punto di riferimento per fare business e accogliere una clientela internazionale nel quadrilatero milanese, dopo qualche mese di stop adesso è pronto nuovamente a guardare al futuro.

Senza dimenticare la tradizione e soprattutto l’esperienza maturata negli altri locali che il brand può vantare in altre mete strategiche nel mondo (da Manhattan a Palm Beach e Florida), Gherardo Guarducci è già proiettato in avanti.

In linea con la sua apertura ad una clientela di tutto il mondo, al rinnovato Sant Ambreous sarà possibile per esempio fare merenda con un bel piatto di spaghetti. Ma l’anima della pasticceria resta ancora forte la mattina.

L’obiettivo della riapertura è quello di offrire uno spazio accogliente e cool, così come l’ha definita Guarducci su Il Corriere “Una brasserie italiana di lusso, ma non elitaria”.

Cucina da 600 metri quadri dove si preparano hamburger e osso buchi

Una commistione di culture gastronomiche importanti, con l’intento di restare aperti tutti i giorni: fattibile grazie ai 50 dipendenti che si muovono al suo interno.

Una scommessa, un investimento importante, per il Sant Ambroeus di Corso Matteotti 7, caffetteria, pasticceria, bar, brasserie, sotto l’occhio del responsabile food Iacopo Falai.

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