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sabato 02 Novembre 2024
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Il Rogers International Commodity Index modifica il paniere sostituendo l’Ice (New York, Arabica) con il Liffe (Londra) per caffè e cacao

Il fondatore Jim Rogers: “La scelta motivata dal modificarsi dei consumi su scala globale”. Secondo gli analisti i volumi di Londra sono destinati ad aumentare, ma non a scapito di New York

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MILANO – Fa discutere la recente revisione del paniere del Rogers International Commodity Index (Rici), che ha sostituito i contratti dell’Ice Futures US con quelli del Liffe per quanto riguarda le voci relative a caffè e cacao.

Il valore del Rici è stimato dagli analisti tra i 400 e i 650 milioni di dollari, con una partecipazione tra gli 8 e i 13 milioni per i futures del caffè e tra i 4 e i 6,5 per il cacao 

L’impatto di questa variazione sarebbe dunque modesto: appena 170 lotti di arabica (un volume pari a poco meno di 48.200 sacchi) e 210 di cacao, facendo nostre le stime sopra indicate.

Ma la decisione ha comunque messo la pulce nell’orecchio a più di qualche addetto ai lavori soprattutto alla luce delle dichiarazioni rilasciate la settimana scorsa dal fondatore del fondo Jim Rogers, uomo d’affari basato a Singapore considerato uno dei guru mondiali degli investimenti in commodity.

A fare riflettere è stata in particolare una previsione. Sì secondo la quale il mercato londinese dei robusta è destinato a raddoppiare in volume nel corso dei prossimi anni. Per effetto dell’espansione della domanda preventivabile nei mercati asiatici.

“I miei indici sono strutturati prima di tutto in funzione dei consumi e i consumi si stanno spostando verso l’Asia e verso i robusta” ha dichiarato Rogers. Secondo il quale l’open interest del Liffe è destinato a crescere sino e a eguagliare quello del mercato newyorchese. Attualmente l’open interest dell’Ice è circa di 137mila lotti contro gli 88mila del Liffe.

È importante ricordare che un lotto del contratto “C” è pari a 37.500 libbre (poco più di 17 tonn). Mentre i lotti del Liffe sono pari a 10 tonnellate metriche.

Per quanto riguarda il cacao, il volume del mercato londinese supera del 15% circa quello di New York.

“Il cacao è effettivamente consumato e trasformato principalmente in Europa più che negli Usa. Per cui anche in questo caso ho ritenuto più opportuno spostarmi sul mercato a termine di Londra”; ha dichiarato Rogers nella stessa intervista.

Gli analisti condividono l’opinione che il Liffe crescerà, ma con un distinguo importante.

“I cambiamenti nelle voci dell’indice Rici potrebbero delineare l’inizio di una svolta”, ha commentato Sterling Smith di Citibank. Ma non è detto che ciò comporti disinvestimenti dall’Ice a favore del Liffe”.

“Anche se il mercato dei robusta è in crescita, ciò non avverrà necessariamente a scapito degli arabica” ha concluso Smith.

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