domenica 22 Dicembre 2024
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Nespresso, Da chicco a chicco parte a Lecce: oltre 6500 tonnellate di capsule esauste recuperate e 400 di alluminio

Dice Chiara Murano, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana, filiale tricolore del colosso mondiale delle capsule: "Siamo estremamente orgogliosi di coinvolgere il territorio di Lecce all’interno del nostro progetto 'Da chicco a chicco', perché ci permette di ampliare ancora di più un’iniziativa che rappresenta appieno il nostro impegno per una gestione responsabile delle capsule di caffè in alluminio e di raggiungere risultati sempre più importanti. Con questa iniziativa chiediamo alle nostre consumatrici e ai nostri consumatori del territorio di intraprendere insieme a noi un percorso per dare una seconda vita alle capsule esauste e fare in modo che si trasformino in una risorsa in grado di generare valore positivo non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità, perché attraverso 'Da chicco a chicco' riusciamo a fare in modo che queste si trasformino in un aiuto concreto per chi ne ha più bisogno".

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LECCE Avviato a Lecce il progetto “Da chicco a chicco” di Nespresso, l’iniziativa di economia circolare che consente ogni anno di recuperare e destinare a seconda vita le capsule di caffè in alluminio esauste della società Nespresso.

Il progetto di Nespresso per il riciclo delle capsule di caffè

Un impegno che coinvolge il contributo dei consumatori nell’adozione di comportamenti responsabili e che consente loro, grazie a questa iniziativa, di riportare le capsule di caffè esauste in alluminio presso l’area recycling della Boutique Nespresso all’interno del centro commerciale Coin di via Nazario Sauro e nelle isole ecologiche di Viale Giovanni Paolo II, Viale Grassi e Viale Marzano, permettendo al progetto di raggiungere, in totale, 132 punti di raccolta in 74 città italiane.

Grazie all’iniziativa “Da chicco a chicco”, nata nel 2011, un chicco di caffè può essere trasformato in un chicco di riso per chi ne ha più bisogno, attraverso la collaborazione tra Nespresso, CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori). Un programma di circular economy su cui Nespresso ha investito finora oltre 6 milioni di euro e che permette ai consumatori di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio presso l’area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o nelle isole ecologiche partner sul territorio nazionale.

Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione ed il recupero presso un apposito impianto dove l’alluminio viene separato dal caffè, con l’obiettivo di riportare i due materiali a nuova vita, trasformandoli in due nuove risorse per l’ambiente.

L’alluminio, materiale infinitamente riciclabile, viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, come penne, coltellini e molto altro. Il caffè, invece, viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost e successivamente ceduto a una risaia in Italia. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e donato a Banco Alimentare della Lombardia e del Lazio per supportare chi ne ha più bisogno.

Il progetto “Da chicco a chicco” aiuta la sostenibilità

“Siamo estremamente orgogliosi di coinvolgere il territorio di Lecce all’interno del nostro progetto ‘Da chicco a chicco’, perché ci permette di ampliare ancora di più un’iniziativa che rappresenta appieno il nostro impegno per una gestione responsabile delle capsule di caffè in alluminio e di raggiungere risultati sempre più importanti.” Dichiara Chiara Murano, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana.

“Con questa iniziativa chiediamo alle nostre consumatrici e ai nostri consumatori del territorio di intraprendere insieme a noi un percorso per dare una seconda vita alle capsule esauste e fare in modo che si trasformino in una risorsa in grado di generare valore positivo non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità, perché attraverso “Da chicco a chicco” riusciamo a fare in modo che queste si trasformino in un aiuto concreto per chi ne ha più bisogno”. Conclude Chiara Murano.

Un progetto, “Da chicco a chicco”, che ha raggiunto finora importanti risultati

Sono state oltre 6.500 le tonnellate di capsule usate, circa 400 le tonnellate di alluminio e oltre 3.300 le tonnellate di caffè esausto​ recuperate nei suoi primi 10 anni di vita. Dati che risultano costantemente in crescita, considerando infatti le 350 tonnellate di alluminio raccolte fino al 2020, con un incremento del +14% e un ulteriore aumento del +24% sulle tonnellate di caffè esausto, che si attestano su 3.300 (2.700 fino al 2020), e che si aggiungono a quelli raggiunti in termini di riso donato a Banco Alimentare della Lombardia e del Lazio. Fino ad oggi sono stati offerti alle due associazioni oltre 4.000 quintali di riso – l’equivalente di oltre 4 milioni di piatti di riso -, permettendo di supportare circa 300.000 persone e 1.600 strutture caritative ogni anno.

Un percorso che da 10 anni rappresenta una conferma dell’impegno dell’azienda per il territorio nel quale opera, l’Italia, e che Nespresso esprime anche attraverso il programma “Nespresso per l’Italia” nel quale il progetto “Da chicco a chicco” rientra, con diverse iniziative a sostegno del nostro Paese.

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