BRESCIA – Nespresso, pioniera e punto di riferimento nel settore del caffè porzionato di altissima qualità, consolida il suo impegno per recuperare e destinare a seconda vita le capsule di caffè in alluminio esauste ampliandone a Brescia il numero dei punti di raccolta, nell’ambito del progetto Da chicco a chicco.
Un impegno che vuole rappresentare uno stimolo per i clienti nell’adozione di comportamenti responsabili e che consente loro, grazie a questa iniziativa, di riportare le capsule di caffè esauste in alluminio presso 4 nuovi punti all’interno dei centri di raccolta Aprica di via Metastasio, via Codignole 31/G, via Gatti e via Agostino Chiappa e permettendo così al progetto di raggiungere 9 punti di raccolta nella provincia e, in totale, più di 150 in oltre 80 città italiane.
Il progetto Da chicco a chicco di Nespresso
Grazie all’iniziativa Da chicco a chicco, nata nel 2011, un chicco di caffè può essere trasformato in un chicco di riso per chi ne ha più bisogno, attraverso la collaborazione tra Nespresso, CiAl (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori).
Un programma di circular economy su cui Nespresso ha investito finora oltre 7 milioni di euro e che permette ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio presso l’area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o nelle isole ecologiche partner sul territorio nazionale.
Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione ed il recupero presso un apposito impianto dove l’alluminio viene separato dal caffè, con l’obiettivo di riportare i due materiali a nuova vita, trasformandoli in due nuove risorse per l’ambiente.
L’alluminio, materiale infinitamente riciclabile, viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, come penne, coltellini e molto altro. Il caffè, invece, viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost e successivamente ceduto a una risaia in Italia.
Il progetto sul territorio di Brescia
Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e donato a Banco Alimentare della Lombardia, del Lazio e, da quest’anno, del Piemonte, per supportare chi ne ha più bisogno.
“Siamo molto orgogliosi di aver ampliato il nostro progetto Da chicco a chicco sul territorio di Brescia, un’iniziativa che ci permetterà di raggiungere risultati sempre più importanti nel nostro impegno per agire responsabilmente e dare una seconda vita alle capsule esauste di caffè in alluminio. – dichiara Silvia Totaro, sustainability & SHE manager di Nespresso Italiana – Con l’ampliamento dei punti di raccolta a Brescia, vogliamo rendere i nostri e le nostre clienti sempre più partecipi dei nostri sforzi per trasformare le capsule esauste e in una risorsa non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità, rappresentando un aiuto concreto per chi ne ha più bisogno”.
Un progetto, Da chicco a chicco, che ha raggiunto finora importanti risultati: sono state oltre 1.500 le tonnellate di capsule esauste in alluminio recuperate in tutta Italia lo scorso anno, con un incremento del 18% rispetto al 2020 e delle quali, grazie alla collaborazione con Aprica SpA e CiAl, più di 112 a Bergamo, Brescia e Como (+31% rispetto al 2020). Dati che si confermano costantemente in crescita e che si aggiungono a quelli raggiunti in termini di riso donato a Banco Alimentare.
Fino ad oggi, infatti, sono stati offerti oltre 4.000 quintali di riso, equivalenti a oltre 4 milioni di piatti, a Banco Alimentare della Lombardia e del Lazio e, grazie al coinvolgimento di Banco Alimentare del Piemonte, oltre 2.000 strutture caritative e più di 400.000 persone saranno supportate ogni anno.
Una seconda vita alle capsule
Quello per garantire una seconda vita alle capsule esauste attraverso il loro riciclo è un impegno preso da Nespresso nel nostro Paese più di dieci anni fa, quando ha lanciato il primo sistema in Italia per il recupero e il riciclo delle capsule usate in alluminio, forte di un approccio alla sostenibilità, ambientale e sociale, che guida l’azienda da oltre 30 anni e nella consapevolezza che il caffè possa essere davvero una forza al servizio del bene comune, in grado di influire positivamente sulle comunità, sull’ambiente e sul clima.
Principi che l’azienda esprime anche attraverso il programma Nespresso per l’Italia nel quale il progetto Da chicco a chicco rientra, con diverse iniziative a sostegno del Bel Paese, e che le hanno consentito di ottenere la certificazione B Corp a livello globale e di trasformarsi, in Italia, in Società Benefit.
Per conoscere tutti i punti di raccolta e partecipare attivamente al progetto, cliccare qui.
La scheda sintetica di Nespresso
Nestlé Nespresso SA è pioniera e punto di riferimento per il caffè porzionato di altissima qualità. L’azienda lavora con più di 140.000 agricoltori in 18 Paesi attraverso il suo Programma AAA Sustainable Quality per integrare le pratiche di sostenibilità nelle aziende agricole e nei paesaggi circostanti.
Lanciato nel 2003 in collaborazione con la ONG Rainforest Alliance, il programma aiuta a migliorare la resa e la qualità dei raccolti, assicurando una fornitura sostenibile di caffè di alta qualità e migliorando le condizioni di vita delle coltivatrici, dei coltivatori e delle loro comunità.
Nel 2022, Nespresso ha ottenuto la certificazione B Corp, unendosi a un movimento internazionale di 4.900 imprese che soddisfano gli elevati standard B Corp di responsabilità sociale, ambientale e di trasparenza. Con sede a Vevey, Svizzera, Nespresso opera in 81 Paesi e ha oltre 13 000 dipendenti. Nel 2021, ha gestito una rete globale di vendita al dettaglio di 802 boutique.