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sabato 23 Novembre 2024
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Il prezzo del caffè sempre più alto: il dibattito aperto con Gianni Tratzi

Il prezzo di un espresso a Milano, attualmente di 1,30 euro, non riflette gli aumenti di costi che recentemente hanno dovuto affrontare i produttori, le torrefazioni, i bar e i ristoranti. Il costo della materia prima per un negoziante è aumentato del duecento per cento dal 2020, principalmente a causa del rincaro del caffè verde e dei costi di magazzino. Nonostante questo sia solo uno dei numerosi aumenti nella spesa per i beni alimentari, 1,30 euro per un espresso sembra essere particolarmente difficile da digerire in Italia. Ma la chiave per accettare un aumento di prezzo sta, forse, nella comunicazione: far percepire e valorizzare la qualità del prodotto, il servizio offerto e la storia che c’è dietro ogni tazzina

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La qualità, il costo e il valore del caffè sono stati gli argomenti principali trattati insieme ai partecipanti al tavolo dell’hackathon dedicato al mondo delle tazzine moderato da Gianni Tratzi di Mezzatazza Consulting. Il caffè è sempre stato simbolo di democrazia e accessibilità per tutti, ma l’aumento dei costi e la crescente attenzione alla sostenibilità sta cambiando il modo di percepirlo economicamente e socialmente. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Allegra Ghilardi per Linkiesta.

Il prezzo e la qualità del caffè

MILANO – Ogni tazzina di caffè nasconde una complessa rete di costi e dinamiche di mercato. Ma quanto è disposto il consumatore italiano a spendere per un espresso? E perché è così difficile accettare un aumento del suo prezzo? Queste sono state le domande che danno inizio al dibattito del tavolo 13, moderato da Gianni Tratzi di Mezzatazza Consulting. La discussione spazia su più fronti, grazie al contributo di esperti provenienti da differenti settori e con competenze specifiche.

Nel corso degli anni, il caffè è diventato simbolo di democrazia e accessibilità, radicandosi nella tradizione italiana come bevanda per tutti. Tuttavia, questa percezione sta cambiando con l’aumento dei costi e la crescente attenzione alla sostenibilità.

Alle origini di questo fenomeno ci sono anche motivazioni positive, come la presa di coscienza, seppur parziale, della necessità di riconoscere una classe di lavoratori che è rimasta nell’ombra fino a ora.

È questo il leitmotiv dello specialty coffee: una produzione e commercializzazione equa per tutti, che rispetta ogni anello dell’ecosistema. Le grandi aziende che per più di ottant’anni hanno sfruttato parti di questo sistema si trovano ora a dover riconoscere e segnalare la provenienza del caffè.

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