Il Polo del Gusto completa il giro d’investimenti previsti per 50 milioni di euro per gli stabilimenti. In particolare, la nuova fabbrica della francese Dammann Frères, leader francese nella fornitura di tè, sarà operativa entro fine anno. Gli affari sono in ascesa come rivela Riccardo Illy al Corriere della Sera, il quale afferma che “Il fatturato è salito del 7% e quest’anno pensiamo di superare i 50 milioni, dai 44 del 2023”.
Si legge ancora su il Corriere della sera, Il Polo del Gusto ha ricapitalizzato Domori, cioccolato, per affrontare i rincari del cacao. Secondo le stime interne, il Polo del Gusto ha chiuso lo scorso bilancio con ricavi aggregati in aumento del 10% a circa 126 milioni, dai 114,5 milioni del 2023.
Inoltre anche il terzo stabilimento di Domori, costato 11 milioni, a None (Torino), è stato quasi completato, ma l’azienda piemontese, si prepara a traslocare nel 2028, come ha affermato Illy.
Leggiamo un estratto dell’articolo di Alessandra Puato per Il Corriere della Sera.
Il bilancio e gli investimenti del Polo del Gusto
MILANO – Salgono i ricavi del Polo del Gusto, che completa quest’anno gli investimenti previsti per 50 milioni negli stabilimenti e prepara con le nuove fabbriche — la produzione rafforzata — lo scudo anticrisi. Il gruppo presieduto da Riccardo Illy, che raduna i marchi extra caffè di alta gamma dell’alimentare, rilancia sul tè con Dammann Frères, il cui nuovo stabilimento da 36 milioni a Dreux, vicino a Parigi, dovrebbe essere consegnato a fine agosto e diventare operativo entro fine anno per raddoppiare la produzione.
In Dammann Frères il Polo del Gusto ha come soci di minoranza i fondi Idia Capital (24,2%) e Val de France Expansion (0,80%) del Crédit Agricole.

“Il fatturato è salito del 7% e quest’anno pensiamo di superare i 50 milioni, dai 44 del 2023 — dice Illy come riportato da Il Corriere della Sera —. L’utile è cresciuto del 40%. L’investimento sul nuovo stabilimento francese sta dando risultati”. Nel 2024 l’azienda del tè ha aperto boutique a Torino, Osaka, Digione e ha chiuso un accordo commerciale con la Tour Eiffel: il tè servito in esclusiva è Dammann e c’è una collezione dedicata.
E gli altri marchi? Il Polo del Gusto ha ricapitalizzato Domori, cioccolato, per affrontare i rincari del cacao. E festeggia la crescita del 40% dei ricavi di Pintaudi, pasticceria, che nel nuovo impianto di Trieste ha traslocato lo scorso agosto e deve anche a questo l’aumento di produzione.
In questo quadro, Riccardo Illy si dice sempre aperto “all’ingresso, nel gruppo o nelle singole società, di un socio, ma soltanto in minoranza: purtroppo ultimamente i fondi vogliono la maggioranza” riportato come sempre da Il Corriere della Sera. Mentre scagliona le iniziative per affrontare il 2025 con razionalità.
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