domenica 22 Dicembre 2024
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Il Polo del Gusto non includerà il vino: accantonata l’ipotesi del Barolo

Non sarebbe il vitivinicolo infatti il settore su cui puntare in questa fase di sviluppo della subholding. Quello del vino è un investimento che dà i propri frutti nel medio e lungo termine, un settore quindi dove allocare piuttosto il flusso di cassa di società già mature

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Il Polo del Gusto ha deciso di congelare il progetto di includere il Barolo nel portafoglio dei prodotti. Il mercato vitivinicolo non rientra, per il momento, tra le priorità del Gruppo. Per spingere i ricavi il gruppo ha scelto di concentrarsi su due fronti: l’acquisizione di una partecipazione di controllo in un’azienda delle caramelle e lo sviluppo del canale retail plurimarca. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Andrea Deugeni pubblicato su Milano Finanza.

La posizione del Polo del Gusto sul vino

MILANO – Dopo la cessione della cantina Mastrojanni che produce Brunello a Francesco Illy, il Polo del Gusto accantona il progetto del vino. Riccardo Illy, il presidente della subholding del gruppo triestino che ha in portafoglio i marchi Dammann Frères (tea), Domori (cioccolato), Agrimontana (confetture), Prestat e Rococò Chocolates (praline), Pintaudi (pasticceria) e Achillea (succhi di frutta) ha sempre avuto il pallino del Barolo, vino pregiato da accostare al Brunello nell’offerta del food&beverage di qualità del Polo del Gusto.

Ma dopo aver vagliato alcuni dossier, anche in fase avanzata, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, l’imprenditore ha deciso di congelare il progetto. Non sarebbe il vitivinicolo infatti il settore su cui puntare in questa fase di sviluppo della subholding.

Quello del vino è un investimento che dà i propri frutti nel medio e lungo termine, un settore quindi dove allocare piuttosto il flusso di cassa di società già mature. E non è il caso del Polo che punta prima ad arrivare a quota 100 milioni di euro di ricavi consolidati (da 70 milioni; mentre sono 110 quelli a livello aggregato), fatturato da stabilizzare per poi far rotta verso la quotazione sull’Egm.

La strategia

Per spingere i ricavi il gruppo del business extracaffè degli Illy sta accelerando su due fronti: l’acquisizione di una partecipazione di controllo in un’azienda delle caramelle, anche qui di qualità e totalmente naturale, e lo sviluppo del canale retail plurimarca.

Per quanto riguarda il m&a, secondo le indiscrezioni, potrebbe esserci qualche novità a breve.

Mentre a metà settembre il gruppo aprirà in centro a Trieste il primo negozio del Polo del Gusto con tutti i prodotti. Come raccontato da questo giornale, la società che annuncerà presto anche il sostituto del ceo Andrea Macchione da rimpiazzare con una direttrice generale, ha aperto i cantieri per la creazione di un altro veicolo con un marchio nuovo di zecca (già depositato) per la gestione della catena dei negozi.

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