MILANO – Roberto Linguanotto, conosciuto come “Loli” e come papà del dolce al caffè per eccellenza made in Italy, il tiramisù, si è spento a 81 anni in seguito a una lunga malattia. La ricetta originale che in tanti attribuiscono come invenzione alla città di Treviso (anche se alcuni direbbero Tolmezzo, a Udine), con uova, zucchero (anche quello bianco semolato), savoiardi, mascarpone, caffè, spolverata di cacao finale, porta la firma del cuoco Linguanotto.
Anche lui nato a Treviso nel 1943, ha fatto il suo ingresso nelle cucine del celebre ristorante Le Beccherie gestito da Aldo Campeol – anche lui scomparso nel novembre 2021 a 93 anni -, laboratorio in cui ha saputo unire i 6 ingredienti che poi hanno dato vita all’originario “tiramesù”: è sempre qui che viene ancora oggi servito come una volta.
Linguanotto: chef, pasticcere, mastro gelatiere
La creatività, l’inventiva, certo non è mancato nel suo modo di interpretare la cucina, muovendosi all’interno di grandi realtà come Pernigotti, Pregel, Nortongate dall’Eurpa sino alla Cina: il tiramisù attraverso le sue mani, ha fatto il giro del mondo e dei palati.
Un dolce al cucchiaio che è diventato anche il soggetto di una competizione mondiale, Tiramisù World Cup, che ha riunito attorno alla sua realizzazione competitor da ogni parte del globo.